il Punto Coldiretti

Approvata la legge contro gli ecoreati

Approvato, dopo lunghe ed alterne vicende, il testo di legge sugli ecoreati, la legge che introduce i reati ambientali nel codice penale. Il Senato, alla fine, ha respinto tutti gli emendamenti al disegno di legge, che avrebbero richiesto un ulteriore passaggio alla Camera dei deputati e, quindi, un ulteriore rallentamento dell’iter. Coldiretti ha sostenuto l’approvazione del testo di legge, sottoscrivendo, con altre forze sociali, l’appello In nome del popolo inquinato nella convinzione della necessità di sanzionare gravi e significative forme di disastro e di inquinamento e di assicurare la massima tutela dell’ambiente e del territorio, la cui compromissione determina rilevanti pregiudizi per le imprese agricole, soprattutto quando interessi aree a forte vocazione agro-zootecnica.

La nuova normativa, quindi, introduce il reato di inquinamento ambientale, punendo con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 10.000 a 100.000 euro chiunque abusivamente cagioni una compromissione o un deterioramento “significativi e misurabili” dello stato preesistente delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo e del sottosuolo o di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna.

Molto più grave, la fattispecie introdotta del reato di disastro ambientale, punita con la reclusione da 5 a 15 anni, che si configura quando venga cagionata un’alterazione irreversibile dell’ecosistema, oppure dell’equilibro di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa, o, ancora, quando venga causata offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l’estensione della compromissione o dei suoi effetti lesivi.
 
Inseriti anche il reato di traffico ed abbandono di materiali ad alta radioattività e quello di impedimento del controllo, che punisce chiunque, negando l’accesso, predisponendo ostacoli o mutando artificiosamente lo stato dei luoghi, impedisce, intralcia o elude l’attività di vigilanza e controllo ambientali e di sicurezza e igiene del lavoro, ovvero ne compromette gli esiti.

La nuova disciplina prevede una serie di aggravanti, nel caso in cui i reati siano posti in essere in aree tutelate o in forma associativa. E’ disciplinata anche l’ipotesi di ravvedimento operoso che consente di ottenere una riduzione delle sanzioni a coloro che si adoperino per evitare conseguenze ulteriori dell’attività delittuosa.

 

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