il Punto Coldiretti

Embargo Russia, continuano i ritiri ma indennità troppo basse

Il Ministero delle Politiche agricole ha comunicato la situazione dei ritiri di prodotti ortofrutticoli realizzati in Italia dal 7 agosto al 22 ottobre di quest’anno sulla base delle misure di emergenza per l’embargo russo previste dal Reg. UE n°1369/2015.
Per il gruppo mele e pere sono state ritirate 4.032,18 tonnellate, pari all’ 22,98% del plafond assegnato all’Italia (17.550 tonnellate).

Per il gruppo prugne, uva da tavola e kiwi, le tonnellate ritirate sono pari a 5.326,94, ovvero il 34,82% dell’assegnato (15.300 tonnellate).
Per gli agrumi (arance, clementine, mandarini e limoni) sono state ritirate 355,25 tonnellate (il plafond è pari a 3.300 tonnellate).
Per gli ortaggi (pomodori, carote, peperoni, cetrioli e cetriolini) sono state ritirate 1.361,59 tonnellate, ovvero l’82,52% totale del quantitativo disponibile (incrementato recentemente).

Infine per pesche e nettarine sono state ritirate 9.246,11 tonnellate, pari al 99,96%% del plafond assegnato all’Italia (9.250 tonnellate). Coldiretti ritiene che le misure attivate non siano adeguate al problema essendo tardive, insufficienti nei quantitativi e nella lista dei prodotti interessati, troppo basse in termini di indennità di ritiro che non coprono i costi di produzione.

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