il Punto Coldiretti

Il Gse intensifica i controlli, aumentano le violazioni

Torna a far discutere la polemica sulla decadenza degli incentivi per gli impianti a fonte rinnovabile, visti gli esiti pubblicati dal Gse. Non tutti sanno infatti che gli impianti a fonte rinnovabile che beneficiano di incentivi erogati dal Gestore sono soggetti alle attività di controllo, volte alla verifica della sussistenza o della permanenza dei requisiti soggettivi e oggettivi e dei presupposti per il riconoscimento o il mantenimento degli incentivi.

A regolamentarlo è il cosiddetto Decreto Controlli, il D.M. 31 gennaio 2014 che definisce un sistema programmatico di controlli in materia di incentivi concessi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. L’attività di controllo in questi ultimi anni si è così intensificata, e nell’ultimo anno le violazioni accertate sono aumentate del +150%. Così ad un impianto fotovoltaico su tre è revocato l’incentivo, mentre per gli impianti a fonte rinnovabile diversi dal fotovoltaico la revoca si verifica ogni impianto su due.

Complessivamente, dal 2001 al 2016, ha svolto 20.740 controlli per una potenza di oltre 31,5 GW. Controllando il 14% della potenza fotovoltaica sul 3,2% del totale impianti incentivati. Contro il 62% della potenza Iafr-Fer sul 20% degli impianti.

Nel 2016 il Gse ha in generale intensificato le verifiche documentali senza sopralluogo con un piccolo incremento del 9% dei controlli ispettivi con sopralluogo, pratica impiegata su impianti di grande potenza.   Complessivamente ha svolto 4.240 controlli (84% fotovoltaico, il 2%Fer-Iafr, 3% conto termico), di cui 1.739 documentali e 2.501 con sopralluoghi verificando una potenza complessiva di 2.999 MW (2.082 MW con sopralluoghi).

In particolare il Gestore ha intensificato le verifiche documentali senza sopralluogo per il fotovoltaico (+51% rispetto allo scorso anno) e per Certificati Bianchi e Conto Termico (+69% rispetto allo scorso anno). Mentre per gli impianti Iafr/Fer ha diminuito le verifiche documentali senza incrementare però i sopralluoghi.

Sempre nel 2016 ha concluso 2.147 procedimenti di verifica, attestando violazioni in 761 procedure che hanno portato alla revoca e recupero degli incentivi percepiti per un valore di 183,3 milioni di euro e una stima del mancato esborso prospettico pari a 532,9 milioni.

In 501 procedimenti di verifica relativi ad impianti fotovoltaici, il Gse ha accertato 961 violazioni, di cui 689 rilevanti. Con riferimento ai 112 procedimenti di verifica relativi ad impianti alimentati da fonti rinnovabili incentivati conclusi nell’anno 2016 con esito negativo, sono state accertate 145 violazioni, di cui 101 rilevanti. Mentre in 393 procedimenti di verifica di impianti incentivati con il conto termico e Certificati Bianchi, sono state rilevate rispettivamente 16 e 88 violazioni.

Nel fotovoltaico, con le verifiche concluse nel 2016, le principali violazioni rilevanti riscontrate riguardano l’insussistenza dei requisiti per la qualificazione dell’impianto, per l’accesso agli incentivi ovvero autorizzativi e in particolare la mancata riferibilità dei moduli fotovoltaici alle certificazioni presentate ai fini del riconoscimento degli incentivi.

A queste segue la presentazione al Gse di dati non veritieri o di documenti falsi, mendaci o contraffatti, in relazione alla richiesta di incentivi, con particolare evidenza di presentazione di documentazione di certificazione dei moduli non autentica; e il mancato completamento dei lavori alla data dichiarata di conclusione lavori ai sensi della Legge 129/10.

E l’utilizzo di componenti contraffatti ovvero rubati, come i moduli installati presso l’impianto di origine diversa da quella dichiarata dal Soggetto Responsabile ai fini del riconoscimento delle tariffe incentivanti; o l’apposizione di etichette recanti indicazioni di origine europea su moduli di produzione extra-europea

Per gli impianti Fer e Iafr le violazioni rilevanti principali accertate sono la presentazione di dati non veritieri o di documenti falsi, mendaci o contraffatti, in relazione alla richiesta di incentivi. Ma rileva anche il comportamento ostativo od omissivo tenuto dal titolare dell’impianto nei confronti del preposto al controllo o del gestore di rete, consistente anche nel diniego di accesso all’impianto stesso ovvero alla documentazione. Nonché l’insussistenza dei requisiti per la qualificazione dell’impianto, per l’accesso agli incentivi ovvero autorizzativi. Inoltre è anomalo che, dai dati pubblicati sulle istruttorie concluse, vi siano molte rinunce all’incentivo a seguito dell’avvio del controllo.

Nel conto termico le principali violazioni accertate sono la mancanza dei requisiti e l’assenza di autorizzazioni. Per maggiori approfondimenti vai al sito http://www.fattoriedelsole.org/.  

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi