E’ invasione di pecorino straniero, +181% arrivi nel 2015
Si è verificata una vera invasione di pecorino straniero in Italia con le importazioni che sono praticamente triplicate (+181%) nel 2015 per un totale di 2,9 milioni di chili. È quanto emerge dallo studio della Coldiretti sul “Pecorino Made in Italy sotto attacco” diffuso in occasione della rivolta dei pastori sardi che in migliaia con greggi al seguito e trattori si sono mobilitati a Cagliari contro le speculazioni. A scatenare la mobilitazione dei pastori sardi è stato il taglio del 30% rispetto allo scorso anno del prezzo del latte di pecora mentre sul mercato si moltiplica la presenza di formaggio straniero come dimostra lo scandalo delle quasi 4000 forme di pecorino romeno per un valore superiore ai 300.000 euro privo di qualunque etichetta trasportato in condizioni igieniche pessime all’interno di un autotreno diretto in Sardegna fermato e multato dalla polizia stradale. Una conferma della tendenza in atto con più di 3 forme di formaggio pecorino straniero su 4 (78%) che sono arrivate in Italia nel 2015 dall’Europa dell’Est, in particolare dalla Repubblica Ceca e dalla Romania. I pastori, nel ringraziare le forze dell’ordine, chiedono massima allerta sui traffici illeciti che oltre a fare concorrenza sleale alle produzioni locali minacciano anche l’immagine della Sardegna e soprattutto la salute dei consumatori. Sotto accusa anche la mancanza di trasparenza sui flussi delle importazioni con la necessità di un intervento delle istituzioni che tolga il segreto sui nominativi delle aziende che importano. Dalla mungitura quotidiana di una pecora si ottiene in media un litro di latte che viene pagato oggi al ribasso appena 80 centesimi nonostante l’andamento positivo delle esportazioni di pecorino che nel 2015 sono aumentate in valore del 16%. |
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