L’embargo russo si allarga a grassi e farine animali
Costa all’Italia altri 3,2 milioni di euro all’anno l’estensione dell’embargo deciso dalla Russia sull’import di farine animali, grassi di bovini, suini e pollame, e altri derivati di bovini e suini provenienti dall’Ue, appena entrato in vigore. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti nel commentare l’annuncio dell’Rosselkhoznadzor, l’ente federale che controlla la qualita’ dei prodotti agricoli in Russia. Il pretesto della nuova misura è il rilevamento in 17 casi della presenza di sostanze vietate in derivati bovini provenienti da Italia, Austria, Ungheria, Germania, Danimarca e Polonia. Un conto pesante per l’Italia dove sono già crollati del 63 per cento in un mese le esportazioni di prodotti agricoli in Russia nel primo bilancio dell’embargo scattato dal 7 agosto con il divieto all’ingresso di una lista di prodotti agroalimentari che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce. |
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