Via al tavolo per il rilancio della tartuficoltura italiana
Si è tenuta presso il Ministero delle politiche Agricole la riunione del Tavolo di filiera del tartufo, con lo scopo di avviare un percorso che possa affrontare i numerosi problemi che mettono a rischio il settore, quali il calo di produzione nazionale, l’aumento delle importazioni di prodotti spesso spacciati per tartufi italiani, l’aggiornamento della normativa non più adeguata ai tempi, le problematiche relative all’etichettatura dei tartufi e dei derivati. Il Mipaaf ha informato i presenti che verrà riconosciuto con un apposito decreto il Tavolo di filiera del tartufo e che verranno attivati tre gruppi di lavoro per la predisposizione del piano di settore. I tre gruppi di lavoro saranno i seguenti: raccolta e gestione ambientale (qualificazione dell’attività, calendario, gestione ambientale, elenco specie, rilascio del tesserino); commercializzazione (gestione del prodotto fresco, trasformazione, etichettatura e tracciabilità); fiscalità e statistiche. Coldiretti ha rimarcato la necessità che una eccellenza dell’agroalimentare italiano, quale è il tartufo, possa contare su un sistema che garantisca la tracciabilità del prodotto ed una etichettatura adeguata che consenta di conoscere la tipologia, il luogo di origine, le caratteristiche dei prodotti trasformati (con tartufo, con aroma naturale di tartufo, con aromi di sintesi). Inoltre non devono essere posti limiti all’impianto di tartufaie coltivate da parte di imprenditori agricoli e deve essere garantito un sistema di certificazione e verifica delle piante micorrizate poste in commercio. |