Crisi, non prestiamoci al gioco di chi l’ha causata
di Sergio Marini In queste settimane c’è un bel dibattito nel Paese, tutti ci esercitiamo su quello che sembra essere il tormentone del momento, ovvero dove va l’Italia, come si salverà e, soprattutto, chi la salverà! Le stesse forze sociali sono chiamate ad un’assunzione di responsabilità insolita, si interrogano, si incontrano, propongono. Ebbene, potremmo rallegrarci, sembrano infatti emergere una nuova consapevolezza e senso civico che sono merce rara in un Paese come il nostro e di cui sentivamo tutti il bisogno. Una sola preoccupazione: non è che dietro tanto protagonismo si muovono anche coloro che prima la crisi l’hanno causata, lucrandoci sopra, e che oggi impartiscono lezioni di risanamento dei conti? Intendiamoci, la situazione è pesante, eccome se lo è, ma le forze sane del Paese non si prestino al gioco. Il mandante è colpevole quanto l’assassino! |
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.