il Punto Coldiretti

Psr 2007-2013, la Commissione aumenta la flessibilità di utilizzo dei fondi

La Commissione europea aumenta la flessibilità degli Stati membri per stornare i fondi dei vecchi Psr dalle misure meno efficaci, in cui i fondi sono sottoutilizzati, alle priorità che richiedono fondi supplementari e concede una proroga del periodo di presentazione delle modifiche al fine di dare la possibilità di modificare di conseguenza i programmi. Il regolamento adottato concede inoltre una proroga del periodo di presentazione delle modifiche al fine di dare agli Stati membri la possibilità di modificare di conseguenza i programmi.

La Commissione ritiene che le persistenti difficoltà economiche negli Stati membri hanno inciso in modo significativo sui risultati degli assi prioritari specifici dei programmi di sviluppo rurale del periodo 2007-2013 e l’adozione tardiva della base giuridica del nuovo periodo di programmazione ha ritardato in modo significativo l’adozione dei programmi di sviluppo rurale 2014-2020, riducendo ulteriormente le possibilità per gli Stati membri di sostenere le economie rurali.

Pertanto, al fine di investire tutte le risorse possibili nella crescita e nell’occupazione, l’Ue ritiene indispensabile consentire agli Stati membri di fruire dei fondi già impegnati nell’ambito dei programmi cofinanziati dall’Unione e che sia, pertanto, opportuno incrementare la flessibilità degli storni da un asse all’altro.

Il nuovo regolamento adottato modifica il regolamento 807/2014 con l’aggiunta di una disposizione alle disposizioni finali dell’articolo 19 del regolamento (UE) n. 807/2014, onde autorizzare gli Stati membri a stornare da un asse all’altro, nello stesso anno civile, fino al 5% (dall’attuale 3%) della partecipazione totale del FEASR al programma per l’intero periodo di programmazione, il che aumenterebbe la flessibilità degli Stati membri per stornare i fondi dalle misure meno efficaci, in cui i fondi sono sottoutilizzati, alle priorità che richiedono fondi supplementari. 

Il regolamento inoltre concede una proroga del periodo di presentazione delle modifiche al fine di dare agli Stati membri la possibilità di modificare di conseguenza i programmi (il termine è stato prorogato dal 31 Agosto 2015 al 30 settembre 2015).

Il periodo di programmazione dei programmi di sviluppo rurale 2007-2013 si concluderà il 31 dicembre di quest’anno. In seno al consiglio varie delegazioni degli Stati membri (tra cui l’Italia) hanno sottolineato che tale termine dovrebbe essere rinviato di almeno sei mesi per consentire l’utilizzo pieno ed efficace dei fondi negli Stati membri, in particolare quelli colpiti da situazioni di difficoltà economiche. In occasione del prossimo Consiglio agricoltura tali delegazioni ribadiranno alla Commissione la loro richiesta di proroga per l’estensione dell’ammissibilità della spesa  dei programmi di sviluppo rurale 2007-2013.

E’ importante che le regioni utilizzino questa ulteriore flessibilità concessa da Bruxelles per aumentare la dotazione finanziaria di quelle misure strategiche per il sistema Italia e per gli agricoltori come ad esempio: aumentare la dotazione della misura giovani, facendo scorrere eventualmente le graduatorie dei giovani non ammessi nel passato per scarsità di risorse e concedendo così l’opportunità ai giovani di diventare agricoltori; misure agro-ambientali particolarmente richieste dagli agricoltori; misure ad investimento delle imprese agricole, anche qui facendo scorrere eventuali graduatorie già presenti.

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