il Punto Coldiretti

Insieme per rigenerare la vita

Tutto è prezioso nella vita dell’uomo, gli ideali, le speranze, il lavoro, la sete di giustizia, campi sempre nuovi e con orizzonti infiniti generativi di futuro. Lo abbiamo ascoltato dalle testimonianze molto belle di tanti pensionati ai quali la vita riserva ancora spazi incredibili di vitalità. A Roma in questi giorni i pensionati di Coldiretti hanno scritto una pagina importante della loro storia anche se dentro un tessuto sociale ed economico complesso e aggrovigliato.   L’anzianità è ancora bella, si è detto, se ricca di umanità, di amicizia, di collaborazione, di generosità, di accoglienza, vera offerta di speranza per le nuove generazioni, ingredienti nobili di cui il nostro tempo ha particolarmente bisogno.

Il buon agricoltore conosce il ritmo delle stagioni, conosce il seme del grano che mette nel terreno con dentro la forza della vita. A contatto con la terra acquisisce una cospicua sapienza, la concretezza, il senso del dovere, la pietà popolare, l’amore alla famiglia, la volontà di riscatto della dignità del mondo rurale. Non c’è spazio per la nostalgia per chi non si tira indietro nonostante sia arrivato l’autunno della vita, per chi sa di aver accumulato una preziosa eredità di esperienze, di iniziative e di opere. L’estensione degli anni può coniugarsi con la qualità degli anni anche se il lavoro della terra ha marcato i suoi lineamenti e ha sagomato il suo corpo.

Esiste un legame solido fra le generazioni nel “popolo Coldiretti” come lo registra la sua storia più volte richiamata in questo anniversario, abbellito con i colori della festa, della gioia e della testimonianza serena e coraggiosa. Le esperienze che sono state messe in campo in questo convenire da tutte le regioni d’Italia, con sullo sfondo del palco la pianta nobile, feconda, solida dell’ulivo, confermano che c’è la possibilità di valorizzare i frutti, i talenti e le professionalità di tutte le età e che vale la pena vivere con intelligenza, cuore e volontà per la crescita delle nostre imprese e per il bene comune. Passare il testimone attraverso il racconto in diretta delle cose che contano è anche reggere il confronto con le nuove generazioni e dimostrare con la vita e con azioni virtuose la bellezza di una sana vita attiva. La vita è un dono e responsabilità sempre dentro la dimensione del tempo, della famiglia, del lavoro, della società, una risorsa sempre attuale che costituisce un elemento di forza per chi vuol vivere la storia da protagonista.

La persona anziana ricorda ai giovani che la vita sulla terra ha un inizio e una sua fine e che guardando al termine del passaggio terreno si è più consapevoli dell’importanza dei valori solidi e profondi anche se richiedono sempre coerenza, impegno e determinazione. Quanto sono importanti gli esempi dei nonni che possono ancora aiutare i giovani a familiarizzare con i valori cristiani  perché le nuove generazioni non perdano la memoria di Dio e del senso vero della vita. Gli uomini e le donne della terza età se sono presenza positiva e costruttiva possono seminare tracce di  fiducia, straordinaria risorsa per i nostri giorni, sui terreni della partecipazione, della solidarietà e della condivisione, parole antiche ma sempre nuove della scuola sociale cristiana.

Don Paolo Bonetti

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