Senza etica e mutualità non c’è cooperazione
La cooperazione quando non è fondata soltanto sulla dimensione economica ma anche sui valori è un faro che illumina la socialità, la solidarietà, l’occupazione. Non si può parlare di cooperazione se non c’è una base etica e una grande carica ideale che difenda le attese di chi investe su questo modello di sviluppo. Se vengono svilite le ragioni della mutualità e della solidarietà viene tradita e demotivata la fiducia necessaria per realizzare un livello alto dell’ impresa cooperativa. Sono alcune delle riflessioni di Papa Francesco che ha rivolto un accorato appello “a combattere le false cooperative, quelle che prostituiscono il proprio nome di cooperativa, cioè di una realtà assai buona, per ingannare la gente con scopi di lucro contrari a quelli della vera ed autentica cooperazione”. E’ dovere di chi coopera e che svolge una funzione sociale, ha continuato il Sanato Padre, opporsi “a chi assume una faccia onorata ma poi persegue finalità disonorevoli e immorali…come lo sfruttamento del lavoro, la manipolazione del mercato, la corruzione”. Una raccomandazione accorata quella di Papa Francesco che diventava un esame di coscienza per i cooperatori presenti che venivano richiamati sulla responsabilità sociale esercitata non solo nelle intenzioni ma anche nei fatti per non cedere al lavoro nero, alla furbizia disonesta e alla menzogna che toglie ogni affidabilità e credibilità. La varietà delle cooperative testimonia il dinamismo delle forme associative, ricche di esperienza della pratica comunitaria ed economica ma anche della solidarietà quando è prevalente l’investimento sulla partecipazione, sull’onestà, sul rispetto della dignità della persona umana, sulla difesa dei più deboli, sull’uso buono del denaro, sui valori non solo dichiarati ma anche vissuti. Per raggiungere questi obiettivi bisogna tenere alta la guardia non dimenticando che la cooperativa è una comunità di persone tese alla crescita economica e del bene comune. Il successo della cooperazione non è determinato soltanto dalla qualità dei servizi e dai risultati economici ma anche dalla fedeltà all’apporto originale dell’etica dell’onestà della solidarietà e della giustizia per essere coerenti davanti alle suggestioni eversive del profitto personale. Don Paolo Bonetti Consigliere ecclesiastico Coldiretti |