Un papa amico di Coldiretti
Un forte legame lega Coldiretti a Papa Montini che domenica prossima sarà beatificato in Piazza S. Pietro. Era giovane sacerdote quando si incontrava con Paolo Bonomi per un progetto comune che coagulasse uomini e donne attorno all’impianto culturale, etico, sociale ed economico della scuola sociale cristiana, in un momento difficile e doloroso della storia italiana, a favore del mondo agricolo che si trovava in una ingiusta condizione di inferiorità. A distanza di anni quando Mons. Montini divenne papa Paolo VI , in diverse occasioni di incontri, messaggi e discorsi, i dirigenti Coldiretti constatarono il rapporto profondo che esisteva fra il loro fondatore e il pontefice e che si estendeva verso quella organizzazione professionale che con lui aveva condiviso. Un’intuizione storica di prima grandezza per il futuro degli agricoltori italiani che nel frattempo prendevano coscienza del loro ruolo nella linea crescente dello sviluppo e nel versante sindacale a servizio di un’agricoltura rinnovata ed efficiente. La vicinanza sobria ed amicale di Papa Montini ci è oggi molto cara per essere stato un accompagnatore attento degli uomini e donne di Coldiretti di ieri e che oggi ci permette di immergerci, anche se in un contesto tanto diverso con ancora i medesimi orizzonti e in dialogo con gli uomini del nostro tempo sui temi laceranti della giustizia, del lavoro e dello sviluppo. La preoccupazione di salvaguardare i valori identitari del mondo agricolo lo portava a chiedere a questa Organizzazione, a lui molto vicina, un vero impegno per la dignità di ogni persona in ogni campo, dalla famiglia all’impresa, dalla società alla cultura. L’interessamento appassionato si rifletteva pure nelle affermazioni di fiducia nella professione agricola, esaltandone la vita sana, ricca di valori sociali e spirituali, incoraggiandola ad essere protagonista del suo sviluppo, a rilanciare la funzione sociale della terra e il carattere familiare dell’impresa agricola. Quanta predilezione e quanta fiducia ha comunicato al mondo agricolo e a Coldiretti in particolare, esprimendo una sensibilità vivissima per gli uomini e le donne delle campagne italiane perché tenessero accesi i tipici valori genuinamente umani del mondo della terra. Un’altra pagina gloriosa è stata scritta dalla Chiesa attraverso questo protagonista del XX secolo che ha onorato la bellezza della santità, che si è speso per il grande evento ecclesiale che è stato il Concilio Vaticano II, aprendo su solide basi il dialogo come mezzo efficace nelle relazioni umane. Don Paolo Bonetti |