il Punto Coldiretti

Decreto quote latte: ok alle prime modifiche, continua il confronto

Dopo l’ok della Commissione Agricoltura alle richieste di modifica presentate da Coldiretti, continua il confronto sul decreto sulle quote latte. Il testo emendato  approderà ora all’esame del Senato.

Tra le richieste di modifiche passate grazie anche all’impegno del presidente della Commissione, Scarpa Bonazza Buora, ci sono un primo finanziamento del fondo per la ristrutturazione del settore in favore dei produttori che nel corso degli anni hanno acquistato quote, un migliore posizionamento degli affittuari nella priorità delle attribuzioni di nuove quote,  l’eliminazione del 5 per cento quale soglia per l’assegnazione e l’estensione tra i beneficiari anche delle aziende ubicate in zone di montagna. Ok anche a ulteriori norme a garanzia del pagamento della prima rata.

“Grazie ad un confronto leale e trasparente con il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia e con la Presidenza della Commissione Agricoltura del Senato sono state già approvate importanti modifiche al decreto sulle quote latte che noi continueremo a sostenere e migliorare nell’iter parlamentare, con l’obiettivo di affrontare e risolvere concretamente i problemi della nostra gente – commenta il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini -. In Italia salveremo le stalle da latte solo se verranno attivate norme e controlli per azzerare il commercio di  latte in nero e latte irregolare che genera concorrenza sleale e incertezze tra i produttori".

Una necessità che va accompagnata da una etichetta chiara nel latte a lunga conservazione e nei formaggi per distinguere ciò che è italiano da ciò che è sfacciatamente spacciato come italiano e dalla riduzione della forbice tra prezzi pagati dal consumatori e quelli riconosciuti agli allevatori che la Coldiretti è impegnata a realizzare con il progetto di filiera tutta agricola ed italiana, firmata dagli agricoltori.

Intanto si è risolta in un fiasco la manifestazione dei trattori promossa per protestare contro il decreto tra Arcore e Gemonio. Presenti poche centinaia di mezzi per nemmeno duemila partecipanti. "Una conferma del fatto che gli allevatori non cadono piu’ nei tranelli della demagogia ma del resto i numeri delle manifestazioni non potevano essere molto diversi visto che – ha sottolineato la Coldiretti – gli ultimi dati ufficiali disponibili evidenziano che la Coldiretti rappresenta il 65,5 per cento degli allevamenti, che il 2,78 per cento non aderiscono ad alcuna organizzazione e che la restante percentuale del 31,72 per cento è suddivisa tra una lista di 17 sigle".

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