il Punto Coldiretti

Accesso al credito, le banche sostengano le aziende agricole

Un Pil agricolo che in controtendenza rispetto ad altri settori della produzione ma anche una situazione preoccupante sul fronte del reperimento di risorse finanziarie da destinare a processi di sviluppo.

Questa appare oggi la sintesi della realtà produttiva agricola nazionale che se da un lato è in grado di incrementare la ricchezza prodotta, d’altra parte soffre pesantemente il rapporto frenante instaurato dal sistema bancario nel concedere credito per fare fronte a processi di cofinanziamento di medio e lungo termine.

Non è negabile la difficoltà delle Banche a fare raccolta di denaro e pertanto a reperire liquidità da destinare ad impieghi, ma certamente non è pensabile che, dopo una dinamica governativa che ha recentemente adottato provvedimenti urgenti per assicurare al sistema bancario i giusti apporti di liquidità, non ci sia una adeguata e più elastica risposta da parte degli Istituti di credito.

Ad oggi risulta che solo due Gruppi Bancari hanno voluto fruire dei Tremonti Bond con l’intento di destinare le risorse provenienti dall’emissione obbligazionaria a nuovi finanziamenti, ma questo sforzo evidentemente non è sufficiente per garantire al sistema produttivo le dosi di denaro necessarie al ripristino del volano economico.

Vale più che mai in questo caso ricordare che le Banche, oltre ad avere la funzione di produrre utili da distribuire agli azionisti quale remunerazione del capitale di rischio investito, hanno anche un dovere socio economico che si sostanzia nel processo di drenaggio di raccolta da destinare poi al tessuto produttivo.

Su questo fronte sarebbe opportuna una ulteriore rinnovata spinta di indirizzo politico economico nel verificare che l’effetto dei prestiti obbligazionari sottoscritti dallo Stato a favore del sistema bancario abbiano una oggettiva ricaduta sui finanziamenti alle Imprese. Il rischio è che solo una parte di queste risorse possa arrivare al mondo imprenditoriale agricolo sottoforma di impieghi e che questa eccessiva chiusura e prudenza nella gestione delle erogazioni possa bloccare i percorsi di sviluppo e porsi in modo anticiclico rispetto alle esigenze.

Un Pil che tiene come quello agricolo dev’essere a maggior ragione sostenuto da politiche forti e coscienti, senza per questo rinunciare alla valutazione ponderata della sostenibilità e adeguatezza del finanziamento in capo all’impresa.

Su questo fronte Coldiretti in modo deciso ha voluto strutturare negli ultimi due anni un’area di servizio dedicata al credito e alla finanza d’impresa,  con una rete territoriale che in modo organico e sistemico offre professionalmente alle Imprese, comprese quelle cooperative, consulenza e assistenza per il reperimento e migliore utilizzo delle risorse finanziarie, oltre a servizi ad alto valore aggiunto come la progettazione economica e finanziaria per l’accesso ad interventi di finanza agevolata, piani di risanamento aziendale, interventi di consolidamento di passività e check up aziendali per la ridefinizione della gestione finanziaria.

E’ stata costituita una società dai confidi agricoli e dalle società di consulenza e assistenza creditizia e finanziaria, promossi dalla Coldiretti e attivi sul territorio nazionale denominata CreditAgri,  che in virtù di diversi accordi con il sistema bancario e istituzionale, attraverso la propria rete capillare, svolge attività di assistenza e consulenza alle imprese sia in materia creditizia che di consulenza aziendale e finanziaria per l’accesso al credito ordinario e agevolato.

CreditAgri offre alle imprese una carta di servizi e prodotti ampia e strutturata, attente in particolare al reperimento e migliore utilizzo delle fonti di finanziamento, alla progettazione economico finanziaria per l’accesso alle agevolazioni di cui ai Piani di Sviluppo Rurale (Psr) e alla finanza agevolata nazionale e comunitaria, oltre che ai servizi di garanzia per sostenere e migliorare il merito creditizio delle imprese agricole.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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