il Punto Coldiretti

Biologico, a piccoli passi nella Ue verso la nuova (e complessa) normativa

Procede a piccoli passi la composizione della normativa europea del settore biologico. Che rischia di essere anche molto complessa sul piano della burocrazia. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea del 23 febbraio il Regolamento di esecuzione 279/2021 della Commissione europea con le modalità di applicazione del regolamento 848/2018 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai controlli e alle altre misure che garantiscono la tracciabilità e la conformità delle produzioni biologiche.

Si tratta di uno degli oltre 30 regolamenti che la Commissione è impegnata a definire per l’anno in corso. In particolare è il primo regolamento del pacchetto controllo che si affiancherà ad altri 5 regolamenti su cui sta lavorando la Commissione.

Il provvedimento pubblicato completa le norme relativamente alle procedure che l’operatore è tenuto a seguire in caso di sospetto di non conformità a causa della presenza di prodotti o sostanze non autorizzati (si tratta di un elenco di azioni da mettere in pratica non particolarmente stringente e che riguarda azioni che in generale in Italia vengono eseguite normalmente dagli operatori e non solo in caso di sospetto per irregolarità), ad alcuni aspetti relativi alla certificazione del gruppo di operatori, che rendono sempre più complessa e ricca di burocrazia una iniziativa, come la certificazione di gruppo che il nostro Paese ha sempre guardato con interesse; alle percentuali minime di controllo e campionamento che per il 10% devono essere senza preavviso e che, oltre al controllo annuale previsto, devono prevedere un ulteriore 10% di controlli aggiuntivi (il 5% degli operatori è sottoposto nel corso dell’anno a campionamento per analisi); alle caratteristiche minime che devono avere i cataloghi nazionali per definire le misure da applicare agli operatori in caso di non conformità; alle modalità di scambio delle informazioni tra Stati membri e Commissione Ue relative a non conformità sulla base dell’utilizzo del Sistema informativo sull’agricoltura biologica (Ofis).

Il provvedimento è importante, ma la Coldiretti ribadisce che gli interventi della Commissione sono molto frammentati e sarà sempre più complesso avere un quadro chiaro ed uniforme dell’evoluzione di tutto la normativa europea sul biologico. Sono numerose le difficoltà anche perché quest’anno la Commissione dovrà imprimere una forte accelerazione dell’attività legislativa, per arrivare alla piena applicazione del regolamento di base entro il 1 gennaio 2022. Il rischio quindi, in queste condizioni, è che la auspicata semplificazione burocratica resti sempre di più un irraggiungibile sogno nel cassetto.

 

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