Corte dei Conti Ue: la spesa per il clima va monitorata in modo uniforme
Bene l’aumento della spesa Ue per il clima ( un euro su 4 per il periodo 2021/2027) ma a condizione che ci sia una metodologia di monitoraggio affidabile, altrimenti il rischio è che venga sovrastimata la spesa per il clima. Il rilievo è mosso dalla Corte dei Conti Ue che il 2 luglio ha pubblicato una nota nella quale ricorda come far fronte ai cambiamenti climatici rappresenti una priorità fondamentale per la Ue e invita la Commissione ad adottare un monitoraggio dei fondi uniforme per tutti i settori. E soprattutto per il futuro, con il Green Deal e il valore obiettivo del 25%, secondo la Corte è necessaria “una rendicontazione affidabile della spesa relativa al clima”. La Corte ha analizzato in particolare il monitoraggio nei settori della politica agricola, della politica di coesione e della politica in materia di ricerca, che complessivamente rappresentano la maggior parte della spesa relativa al clima. Per la Corte dei Conti Ue la Commissione “ha sovrastimato la misura in cui la spesa dell’Ue, ed in particolare alcuni regimi di aiuto della politica agricola comune (PAC), potevano contribuire a far fronte ai cambiamenti climatici”. Ora poi con la crisi Covid 19 le priorità politiche potrebbero cambiare. In ogni caso il report sottolinea che gli impegni per il clima dipenderanno dai negoziati in corso sul Quadro finanziario 2021-2027. Ad ogni modo – conclude la Corte – i cambiamenti climatici rimarranno una problematica globale e una delle principali fonti di preoccupazione per cittadini, responsabili politici e portatori d’interesse. |