Mutagenesi, il Consiglio Ue chiede alla Commissione uno studio chiarificatore
Entro il 30 aprile 2021 la Commissione europea dovrà presentare uno studio relativo alle nuove tecniche genomiche. Sulla Gazzetta ufficiale Ue del 14 novembre è stata pubblicata la decisione del Consiglio europeo che invita la Commissione a trasmettere una proposta corredata da una valutazione d’impatto.
Il Consiglio spiega la decisione ricordando che i progressi compiuti con lo sviluppo di nuove tecniche di selezione hanno determinato, come si legge nella decisione pubblicata nella Gazzetta europea, “incertezza sul fatto se le nuove tecniche di selezione rientrino o meno nella definizione di Ogm e nell’ambito di applicazione della direttiva 2001/18/CE e, di conseguenza, se i prodotti da esse ottenuti debbano essere soggetti agli obblighi di cui alla suddetta direttiva”.
Secondo una recente sentenza della Corte di Giustizia le nuove tecniche di mutagenesi rientrano nell’applicazione della direttiva e dunque ne devono rispettare gli obblighi. In questo modo però sarebbero sorte delle questioni pratiche con conseguenze per l’industria, per la ricerca e per la selezione vegetale. Tra l’altro viene segnalata la difficoltà di distinguere i prodotti ottenuti con la mutagenesi nel caso in cui questi siano importati dai Paesi terzi creando così una disparità di trattamento. Per questo, secondo il Consiglio, è necessario uno studio che chiarisca la situazione. |
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