il Punto Coldiretti

Ok all’uso dell’olio essenziale di arancio dolce contro la Xylella ed altre avversità

Il Ministero della Salute ha accolto la richiesta presentata da Coldiretti ed ha ottenuto l’emanazione del decreto di autorizzazione dell’uso d’emergenza dell’olio essenziale di arancio dolce, impiegabile anche in agricoltura biologica.

Il formulato è autorizzato su melo e pero contro la ticchiolatura dal 7 Aprile al 4 Agosto 2020; sull’olivo contro la sputacchina (vettore della Xylella fastidiosa) dal 7 Aprile al 4 Agosto 2020, sul basilico contro la peronospora dal 11 Maggio al 7 Settembre 2020 e sul pomodoro contro peronospora e acari autorizzato dall’11 maggio al 7 settembre 2020.

E’ un fungicida insetticida che agisce per contatto con un modo d’azione fisico. Provoca il disseccamento della cuticola degli insetti con esoscheletro molle, durante le fasi sia giovanili che adulte, quali mosche bianche, tripidi, cicaline ed inoltre delle pareti cellulari degli organi esterni (micelio, conidi, cleistoteci, ecc.) delle malattie fungine.

Per l’olivicoltura biologica e non, affetta dalla Xylella fastidiosa, è rilevante avere un ulteriore mezzo di difesa fitosanitaria, considerata la scarsità delle sostanze attive autorizzate per contrastare il vettore di tale malattia che sta devastando il patrimonio produttivo e paesaggistico di gran parte della Puglia.

Su pomodoro coltivato in pieno campo, per migliorare la protezione su steli e frutti dagli attacchi della peronospora, è consigliato in etichetta di impiegare il formulato, in condizioni di forti pressione infettiva, in miscela con fungicidi rameici applicati alle dosi minime indicate, associazione questa, in grado di contenere anche le infezioni batteriche.

La peronospora (o peronospora) è una delle peggiori malattie che possono colpire la pianta del pomodoro, in determinate condizioni climatiche può diventare un vero e proprio flagello e arrivare a distruggere l’intero raccolto.Le altre sostanze attive al momento autorizzate per la lotta alla peronospora non garantiscono un controllo efficace della malattia non solo in produzione integrata ma soprattutto in biologico. Nella produzione integrata i trattamenti consentiti sono molto limitati rispetto allo sviluppo della coltura del pomodoro che è presente quattro mesi dal trapianto alla raccolta per cui è un risultato importante aver ottenuto un’ulteriore soluzione, rispondente, per altro, agli standard di sostenibilità richiesti dal Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

La presenza dell’olio d’arancio costituisce, inoltre, un valido strumento per la gestione dei rischi d’insorgenza di ceppi di P.infestans resistenti a fungicidi che è la situazione che si sta profilando a causa della scarsa disponibilità di nuove sostanze attive caratterizzate da meccanismi d’azione originali.

Coldiretti auspica che la sostanza attiva sia immediatamente inserita dalle Regioni nei disciplinari di produzione integrata, al fine di consentirne l’impiego in tempi rapidi.

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