il Punto Coldiretti

Riso, via libera al Benzobicyclon per la lotta alle infestanti resistenti agli erbicidi

Il Ministero della Salute, accogliendo l’istanza presentata da Coldiretti, ha emanato il decreto dirigenziale di autorizzazione, per 120 giorni, dell’uso d’emergenza, del principio attivo benzobicyclon per il contenimento dell’emergenza fitosanitaria causata dalle infestanti resistenti agli erbicidi sulla coltura del riso. I trattamenti sono consentiti dal 6 marzo al 4 luglio 2020.

Benzobicyclon, che è in attesa di ottenere a Bruxelles l’autorizzazione all’immissione in commercio definitiva su riso, é uno strumento innovativo per la gestione della resistenza agli erbicidi: dovrebbe essere utilizzato come parte di un programma di gestione integrata delle infestanti (IPM) che può includere pratiche colturali, biologiche e chimiche, volte a prevenire il danno economico causato dalle infestanti. Per ampliare lo spettro di controllo delle infestanti e assicurare l’impiego di diversi meccanismi di azione, la sostanza attiva può essere miscelata o utilizzata in sequenza con altri prodotti autorizzati. La selettività sulle diverse varietà, osservata di anno in anno nelle prove sperimentali in cui sono state seminate differenti varietà di riso, permette, pertanto, un uso flessibile del prodotto.

Il riso è una coltura che ha rilevanti problemi sotto il profilo della difesa fitopatologica, essendo venute meno, a seguito dei diversi processi di revisione – prima della dir. 91/414/CE e poi del successivo reg. Ue 1107/2009 – diverse sostanze attive. La gestione delle infestanti resistenti è diventata la problematica più importante. La tradizionale tecnica di coltivazione prevede la monocoltura, con la semina in acqua del riso ed un mantenimento della sommersione dei campi per l’intera stagione colturale.

In risaia, più che in altre colture, l’ambiente acquatico obbliga ad integrare la tecnica tradizionale con pratiche agronomiche in grado di ridurre la pressione delle infestanti mediante sostanze chimiche (ad esempio, uso della falsa semina).

Il ritiro di diversi principi attivi dal mercato, in combinazione con le condizioni specifiche dell’agro-ecosistema (monocoltura e sommersione dei campi), nonché l’incidenza del cambiamento climatico ha provocato la diffusione di popolazioni di infestanti resistenti agli erbicidi.

Il primo caso è stato segnalato nel 1994, con il ritrovamento di una popolazione resistente. Attualmente, le specie che hanno manifestato resistenza sono numerose: Alisma plantago­ aquatica L., Schoenoplectus mucronatus (L.) Palla, Cyperus difformis L., Cyperus esculentus L., Echinochloa spp. e Oryza saliva L. var. sylvatica Chiappelli. II Gruppo Italiano Resistenze agli Erbicidi (GIRE) ha stimato che più del 30% della superficie risicola italiana sia caratterizzata dalla presenza di popolazioni di infestanti resistenti.

La situazione diventa sempre più complicata considerando che i pochissimi prodotti fitosanitari rimasti in commercio appartengono a meccanismi d’azione limitati e disponibili sul mercato come erbicidi di post- emergenza. L’introduzione del benzobicyclon consentirà di evitare che si gestisca il problema delle resistenze attraverso l’ incremento del numero di trattamenti erbicidi e/o di utilizzo di varietà a ciclo precoce, prevenendo così la perdita di produzione e reddito per i risicoltori, garantendo, contemporaneamente un processo produttivo a basso impatto ambientale trattandosi di una sostanza attiva che non presenta problemi sotto il profilo tossicologico.

Dal 2012 al 2019, il benzobicyclon è stato testato in campi prova per una valutazione sulla sua attività erbicida nei confronti di alcune importanti infestanti del riso quali Heteranthera reniformis Ruiz & Pav, Cyperus difformis L. e Schoenoplectus mucronatus (L.) Palla e Butomus umbellatus L. Le prove hanno mostrato l’eccellente controllo (fino al 100%) di Heteranthera reniformis Ruiz & Pav, con una efficacia mantenuta nel corso di tutta la stagione colturale.

L’approvazione dell’uso d’emergenza del benzobiclyon compensa gli effetti sulla risicoltura italiana, derivanti dal decreto direttoriale del 1 febbraio 2019, con il quale il Ministero della Salute ha vietato l’uso di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva oxadiazon dal 30 giugno 2020 e la loro commercializzazione dal 30 giugno 2019. L’esclusione di questo importante principio attivo, ampiamente utilizzato per il controllo di Heteranthera reniformis nelle risaie gestite con la tradizionale semina in acqua, potrebbe comportare già nella campagna 2019-2020, una rapida diffusione dell’infestante, in quanto, ad oggi, non esistono prodotti in commercio utilizzabili nella fase di pre-semina in acqua ed efficaci su Heteranthera reniformis.

La disponibilità e il possibile utilizzo di benzobicyclon permetterà, quindi, di continuare a controllare e gestire nel modo migliore la presenza di questa infestante nelle risaie.

Invero, la stessa sostanza attiva ha mostrato un eccellente controllo anche nei confronti di Schoenoplectus mucronatus (L.) Palla e Cyperus difformis L., infestanti molto diffuse nelle risaie seminate in acqua e ad elevata possibilità di manifestare resistenze, a causa della ridotta presenza di sostanze chimiche appropriate che ne possano ridurre la pressione.

L’eccellente performance di benzobicyclon su queste due infestanti è stata confermata dalle sperimentazioni condotte in Italia dalle quali è emerso come l’attività erbicida sia in grado di protrarsi durante tutto il corso della stagione colturale evidenziando, grazie alle sperimentazioni condotte, come sia un erbicida chiave di pre-semina per il riso seminato in acqua e che possa far leva sui problemi di resistenza nei confronti di alcune tipologie di erbicidi. In particolare, la sua eccellente efficacia nei confronti di Schoenoplectus mucronatus (L.) Palla e Cyperus difformis L., potrebbe limitare/ridurre le popolazioni di infestanti resistenti in risaia, dal momento che sul mercato i principi attivi disponibili ed in grado di fronteggiare queste problematiche si sono molto ridotti.

Inoltre, la revoca dell’autorizzazione di oxadiazon porta alla scomparsa di un importante strumento di controllo di Heteranthera reniformis nelle risaie seminate in acqua: benzobicyclon rappresenta, quindi, una grande risorsa utilizzabile in pre-semina per il controllo di questa temibile infestante.

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