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Salute, si riduce la presenza di Ogm irregolari nei prodotti agroalimentari

Si riduce la presenza di Ogm irregolari nei prodotti alimentari in Italia. Tracce di Ogm sono stati rilevati in 22 campioni sui 681 esaminati, pari al 3% e comunque si tratta di biotech autorizzati dalla Ue. Complessivamente i campioni analizzati sono stati 773 se si aggiungono i 92 importati. Il Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di Organismi geneticamente modificati negli alimenti, pubblicato il 21 novembre, traccia un bilancio 2018 sostanzialmente positivo. I dati, secondo il Rapporto del ministero della Salute, confermano la sempre maggiore consapevolezza degli operatori del settore agroalimentare particolarmente attenti a mantenere la filiera Ogm free, dall’approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione. Particolarmente efficaci anche i controlli.

Per quanto riguarda le importazioni dei 92 campioni, che hanno interessato soprattutto pasta e noodles (una sorta di spaghetti asiatici), due sono risultati non conformi.

Secondo il ministero della Salute è necessario concentrare i controlli più sulle materie prime che sui prodotti finiti e sulle importazioni. Nella prossima programmazione la richiesta è di un rafforzamento dell’attività di controllo frontaliera.

Tra le misure previste per migliorare il sistema dei controlli sono state indicate 5 priorità: rafforzare i controlli all’importazione; limitare i controlli dei prodotti finiti ( nel 2018 hanno interessato 571 campioni su 681, mentre solo 48 sono stati i campioni di materia prima e 61 i semilavorati) e concentrarli sulle materie prime e gli intermedi di lavorazione utilizzati dalle industrie alimentari per arrivare al 60% dell’attività su questo fronte; ampliare le attività analitiche per alcuni laboratori per la ricerca di Ogm autorizzati e non; migliorare la distribuzione dei campionamenti nel corso dell’anno; mantenere la tempistica nella trasmissione dei dati e nell’inserimento di informazioni complete. Sottolineata anche la necessità di rafforzare i controlli dall’estero non solo sui prodotti a base di riso provenienti dalla Cina, ma di ricercare Ogm in prodotti in arrivo dai Paesi terzi che in ogni caso, segnala il rapporto, negli ultimi anni hanno immesso sul mercato europeo prodotti sempre più rispondenti alla normativa europea sugli Ogm. Resta il fatto che la complessa offerta biotecnologica sul mercato mondiale è in continuo amento e richiede una maggiore intensità dei controlli analitici.

Con il 2018 si conclude il periodo di programmazione del Piano 2015-2018 allungato al 2019. Tutte le Regioni e Province autonome hanno realizzato i controlli secondo le indicazioni del Piano.

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