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Sistema di controllo per il biologico, bene le novità che scattano dal 2022

Tra le novità introdotte dal nuovo regolamento 848/2018 per l’agricoltura biologica, che entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio 2022, è passata poco osservata una modifica relativa al sistema di certificazione, che potrebbe avere un importante impatto nell’implementazione di tutto il sistema.

L’articolo 38 del regolamento, che riguarda i controlli ufficiali, introduce infatti al paragrafo 3, per operatori che non hanno avuto non conformità negli ultimi anni e sono classificati a basso rischio, la possibilità da parte dell’organismo di controllo di effettuare la verifica annuale di conformità, senza eseguire una ispezione fisica dell’azienda. L’ispezione fisica dovrà comunque essere eseguita almeno ogni 24 mesi.

Una modifica che appare di piccola portata ma che al contrario apre una riflessione ampia sul ruolo che oggi hanno le visite ispettive fisiche per il controllo, eseguite dai tecnici ispettori presso le aziende, e sulle evoluzioni e le prospettive di sviluppo per il futuro di tutto il sistema.

Spesso infatti si registrano forti critiche verso il sistema di certificazione in cui, durante le visite ispettive in azienda, i tecnici incaricati spendono la maggior parte del tempo a verifiche documentali e alla burocrazia e dedicano troppo poco tempo alle verifiche nei campi, nei magazzini o negli impianti produttivi. L’impatto dei costi e dei tempi da dedicare a questa attività hanno delle ricadute importanti, anche nella attività lavorativa degli imprenditori agricoli biologici, ed è quindi fondamentale che, al contrario di quanto purtroppo spesso avviene, tale impegno porti reale valore aggiunto alla certificazione. Il controllo ispettivo effettuato dal tecnico presso le aziende deve essere infatti un momento importante sia per la verifica della conformità di tutte le attività aziendali, ma anche per la crescita professionale degli imprenditori stessi.

Le nuove tecnologie consentono oggi di semplificare e snellire tutte le procedure burocratiche del sistema di controllo, riducendo i tempi e i costi dedicati e, per il futuro, sarà auspicabile che, sempre di più, tutti i controlli di tipo amministrativo vengano svolti da remoto. La pandemia di questi tempi ci ha insegnato molto anche sull’efficienza che i sistemi informatici possono apportare anche in questo settore. Una innovazione nel sistema di controllo dovrà quindi valorizzare i controlli amministrativi attraverso l’utilizzo di sistemi informativi, lasciando spazio alle visite ispettive con controllo fisico solo per quelle verifiche dei campi e delle coltivazioni, effettivamente in grado di garantire efficacia ed efficienza per le attività di certificazione.

Resta ad oggi da capire come si intenda applicare questa possibilità di deroga, che sarà operativa già nei prossimi mesi. Si dovrà in particolare stabilire cosa si intenda per “aziende a basso rischio”, cioè deve essere chiarito quale sarà la tipologia aziendale cui può essere applicata la deroga del controllo fisico annuale.

Finora la definizione delle categorie di rischio, secondo le quali classificare le aziende in funzione del controllo, è stata nell’ambito delle competenze di Accredia. Il Regolamento Tecnico 16 in revisione proprio per l’adeguamento al nuovo regolamento comunitario, dovrà certamente fornire delle indicazioni chiare anche su questo punto.

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