il Punto Coldiretti

Tabacco: approvato uso d’emergenza dell’Emamectina benzoato contro l’Helicoverpa spp

Il Ministero della Salute ha accolto la richiesta presentata da Coldiretti per l’autorizzazione all’uso d’emergenza dell’ Emamectina benzoato contro Helicoverpa spp. per 120 giorni dal 12 giugno 2020 al 9 ottobre 2020. Coldiretti ha evidenziato al Ministero e alle altre Amministrazioni nazionali competenti come la coltura del tabacco sia altamente sensibile a diversi parassiti tra i quali uno dei più pericolosi è la Helicoverpa spp. un lepidottero che provoca erosioni fogliare e intacca l’integrità del lembo e, di conseguenza, la qualità del tabacco.

Per combattere tale parassita, in assenza di sostanze attive registrate su tale coltura, si è individuato nella Emamectina benzoato, un valido strumento da poter impiegare nella strategia di difesa fitosanitaria. Si tratta di una sostanza attiva già autorizzata in Italia su altre colture, appartenente alla famiglia delle avermectine. Agisce bloccando la trasmissione dei segnali nervosi del parassita attraverso l’attivazione del canale cloro. L’insetto cessa di nutrirsi e va incorso a paralisi irreversibile. Agisce in modo specifico sulle larve dei lepidottero per contatto ed ingestione. Possiede spiccate proprietà penetranti e translaminari grazie alle quali forma una riserva attiva degli organi vegetali da proteggere.

In etichetta al formulato è specificato che su tabacco contro le larve di lepidotteri occorre iniziare le applicazioni alla schiusura delle uova o sulle larve nei primi stadi di sviluppo. Si possono effettuare al massimo due trattamenti l’anno ad intervalli di 7-14 giorni.
In questi anni, Coldiretti con l’ Organizzazione Nazionale Tabacco Italia (Ont Italia) da essa promossa, ha lavorato molto per dare una prospettiva stabile al settore della tabacchicoltura italiana in relazione agli investimenti che la coltivazione richiede per migliorarne costantemente la competitività e la sostenibilità sul mercato.

In questa direzione risulta strategico l’Accordo pluriennale sottoscritto da Coldiretti e Philip Morris nel 2010, rinnovatoe proiettato al 2023. Una partnership lungimirante che ha saputo dare corpo alle Intese Programmatiche sottoscritte da Philip Morris con il Ministero delle Politiche agricole (l’ultima rinnovata a marzo 2019), realizzando un modello di relazione contrattuale che ha superato intermediazioni e inefficienze organizzative e gestionali per puntare al rapporto diretto tra produttori e manifattura. Un risultato che ha contribuito in modo determinante al consolidamento e allo sviluppo del settore attraverso la semplificazione e la trasparenza dei processi.

Gli acquisti di Philip Morris in Italia sono pari a circa il 42 % dell’intera produzione nazionale per un valore del solo tabacco in foglia di circa 70 milioni di euro e per un investimento complessivo nell’intera filiera di 100 milioni di euro/anno. L’impegno commerciale è accompagnato da un modello di assistenza tecnica efficiente che attraverso diverse modalità, anche innovative, realizza impegni importanti nella sostenibilità delle coltivazioni, nelle buone pratiche agricole (GAP) e nelle buone pratiche del lavoro (ALP).

Con questo modello organizzativo basato sul rapporto diretto tra imprese agricole e manifattura, ne escono rafforzati trasparenza e collaborazione nella filiera per il migliore risultato commerciale nell’interesse delle aziende agricole, della crescita imprenditoriale e degli investimenti nel progresso tecnico e nell’innovazione.

Si tratta della realizzazione di una filiera a chilometro zero, con coltivatori e manifattura a contatto diretto per ottimizzare i tempi e aumentare la qualità, garantendo semplificazione e collaborazione tra le regioni tabacchicole (Veneto, Umbria, Campania e Toscana). Oltretutto, l’accordo offre una grande opportunità per il settore in un’ottica di sostenibilità e di crescita. La prospettiva è non solo per le circa mille imprese che lavorano per Philip Morris, ma anche per le altre imprese, che possono guardare a tale accordo come un esempio da imitare per promuovere l’intero settore con effetti positivi sull’occupazione e per gli investimenti sul territorio.

A livello europeo, l’Italia rappresenta il primo produttore, con circa un terzo delle superfici e il 40% della produzione, con standard qualitativi sempre più elevati, raggiunti anche grazie alla disponibilità dei mezzi di difesa fitosanitaria, garantita dagli usi d’emergenza concessi dalle Autorità competenti, vista la scarsità di sostanze attive autorizzate al momento su tale coltura.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi