il Punto Coldiretti

Tabacco: autorizzato l’uso in deroga di Zoxamide e Oxathiapiprolin contro la peronospora

Il Ministero della Salute ha concesso, su richiesta presentata da Coldiretti, l’autorizzazione in deroga per situazioni di emergenza fitosanitaria per l’impiego su tabacco del prodotto fitosanitario Zorvec Vinabel contenente le sostanze attive Zoxamide e Oxathiapiprolin. L’estensione d’impiego sulla coltura tabacco è concessa per combattere l’ avversità Peronospora. Periodo dei trattamenti: 15 maggio – 11 settembre 2021.

Coldiretti ha ritenuto importante supportare la richiesta proveniente da Ont Italia dato che la coltura del tabacco é altamente sensibile a diverse malattie fungine, tra le quali la più importante e dannosa è, certamente, la Peronospora tabacina che si evidenzia, con maggiore frequenza, in annate con primavere-estati caldo-umide e/o con piogge persistenti. E’ ovvio che in tali condizioni la raccolta delle foglie è compromessa e, a seconda della gravità dell’attacco, il danno sulla produzione è quantificabile in una percentuale variabile tra il 30% ed il 100 %. Il divieto d’impiego del Mancozeb rende impossibile combattere altrimenti tale malattia.

Si sottolinea come, negli ultimi anni, la disponibilità di sostanze attive efficaci sia costantemente diminuita a causa sia del loro mancato rinnovo in sede comunitaria, che del mancato arrivo di nuove sostanze attive efficaci contro i funghi Oomiceti e le peronospore in generale. L’azienda titolare della molecola ha sviluppato un formulato contenente la miscela di oxathiapiprolin e zoxamide per applicazioni su vite da vino e vite da tavola. Tale formulato è stato sperimentato a partire dalla campagna 2018 e, poi, successivamente, anche nelle annate 2019 e 2020 in prove di campo di efficacia e di selettività condotte da organismi certificati, pubblici e privati, anche sulla coltura del tabacco, per la lotta alla Peronospora tabacina,fornendo risultati lusinghieri nel contenimento della malattia anche in annate molto difficili come quella del 2018, in un programma di interventi volto ad evitare o a limitare fortemente l’impiego di formulati contenenti ditiocarbammati.

A livello europeo, l’Italia rappresenta il primo produttore di tabacco con circa un terzo delle superfici complessive e il 40% della produzione di tabacco greggio, con standard qualitativi sempre più elevati, raggiunti anche grazie alla disponibilità dei mezzi di difesa fitosanitaria che viene garantita dagli usi d’emergenza concessi dalle Autorità competenti.

Si conferma, tra l’altro, una sostanziale stabilità del comparto, da un punto di vista delle superfici investite, grazie anche alla forte spinta all’innovazione ed all’efficienza della filiera per la migliore sostenibilità economica, sociale e ambientale delle coltivazioni.

Nonostante negli ultimi anni siano venuti meno gli aiuti comunitari al settore, la filiera ha saputo aprirsi al confronto diretto con il mercato, realizzando obiettivi importanti di qualità delle produzioni e di trasparenza nelle relazioni contrattuali e nei controlli attraverso un sistema di regole a valenza interprofessionale e con applicazione erga-omnes.Infatti, è attualmente in vigore il DM 2 febbraio 2018 n. 824 che estende le condizioni minime stabilite nell’accordo definito dall’Organizzazione Interprofessionale Tabacco Italia:un sistema di trasparenza che contribuisce a rendere il compartouna risorsa economica strategica per le regioni interessate, per la filiera e per l’intero indotto economico e occupazionale. Proprio il fattore occupazionale èun elemento importante di questo articolato comparto che, in termini di ore lavorate per ettaro, non ha riscontro in altre filiere agroindustriali, dando un contributo sostanziale anche alla sostenibilità sociale dei territori interessati, oltre che economica e ambientale.

Secondo i dati Istat, nel 2019, in Italia, il tabacco ha registrato una Plv 185,1 milioni di euro, una occupazione di circa 50.000 addetti nell’intera filiera e un’attivazione economica nell’indotto significativa (ogni euro generato nel settore agricolo, determina 2,2 € nei settori collegati).

A livello mondiale, l’Italia è il diciottesimo Paese produttore in termini di volumi, dopo grandi produttori come Cina, India, Brasile, USA, Zimbabwe, Indonesia. In Europa la leadership dell’Italia è seguita da Spagna, Polonia, Ungheria, Grecia, Bulgaria.

I gruppi varietali coltivati in Italia sono i seguenti:
• 01-Flue Cured (Virginia Bright) con metodo di essiccazione a fuoco indiretto in Bulk Curing;
• 02-Light Air Cured (Burley e Maryland) con metodo di essiccazione all’aria;
• 03-Dark Air Cured (BadischerGeudetheimer, Havanna e Nostrano del Brenta) con essiccazione all’aria;
• 04-Fire Cured (Kentucky) con metodo di essiccazione a fuoco diretto.

Le diverse aree di produzione evidenziano specializzazioni produttive differenti tra gruppi varietali: nel centro-nord risultano prevalenti produzioni di tabacco Virginia Bright, mentre nel meridione quelle di Burley e, in generale, di tabacchi curati ad aria. Oltre il 60% del tabacco italiano è di tipo Flue Cured, mentre il 30% è di tipo Light Air Cured.

In questi anni, si è lavorato molto anche per assicurare una prospettiva stabile al settore, con opportunità di reddito ai produttori,soprattutto in relazione agli investimenti che la coltivazione richiede per migliorarne costantemente la competitività e la sostenibilità sul mercato.

In quest’ottica, è strategico l’Accordo pluriennale sottoscritto nel 2010 da Coldiretti e Philip Morris Italia, rinnovato negli anni e proiettato al 2023: si tratta di una collaborazione, che ha saputo dare corpo alle Intese Programmatiche sottoscritte da Philip Morris Italia con il Mipaaf, realizzando un modello di relazioni contrattuali che mira ad evitare intermediazioni e inefficienze organizzative e gestionali, per puntare al rapporto diretto tra produttore e manifattura. Un risultato determinante che ha contribuito al consolidamento e allo sviluppo del settore e della filiera nel suo complesso attraverso la semplificazione e la trasparenza dei processi, garantendo prevedibilità commerciale e stabilità alla tabacchicoltura nazionale.

Gli acquisti di Philip Morris in Italia sono pari a circa il 50% dell’intera produzione nazionale per un valore del solo tabacco in foglia di circa 70 milioni di euro e per un investimento complessivo nell’intera filiera di 100 milioni di €/anno. L’impegno commerciale è accompagnato da un modello di assistenza tecnica efficiente che realizza impegni importanti nella sostenibilità delle coltivazioni, nelle buone pratiche agricole e nelle buone pratiche del lavoro attraverso modalità innovative.

Con questo modello organizzativo basato sul rapporto diretto tra imprese agricole e manifattura, ne escono rafforzati trasparenza e collaborazione nella filiera per il migliore risultato commerciale nell’interesse delle aziende agricole, della crescita imprenditoriale e degli investimenti nel progresso tecnico e nell’innovazione.

Si tratta della realizzazione di una filiera a chilometro zero, con coltivatori e manifattura a contatto diretto per ottimizzare i tempi e aumentare la qualità, garantendo semplificazione e collaborazione tra le regioni tabacchicole (Veneto, Umbria, Campania e Toscana). Oltretutto, l’accordo offre una grande opportunità per il settore in un’ottica di sostenibilità e di crescita. La prospettiva è non solo per le circa mille imprese che lavorano per Philip Morris, ma anche per le altre imprese, che possono guardare a tale accordo come un esempio da imitare per promuovere l’intero settore con effetti positivi sull’occupazione e per gli investimenti sul territorio.

A fronte di tale contesto, la tabacchicoltura italiana ha necessità di disporre, di alcuni mezzi tecnici nuovi per il contenimento di avversità che rischiano di pregiudicare il raccolto e la qualità dei prodotti. Nelle ultime stagioni la produzione di tabacco ha subito grossi problemi agronomici, principalmente legati alla mancanza di principi attivi autorizzati su questa coltura ed è per questa ragione che Ont Italia e Coldiretti sono fortemente impegnati ad individuare nuove soluzioni per la difesa fitosanitaria improntate sempre a criteri di sostenibilità ambientale e tutela della salute umana

 

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi