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Arriva il Conto energia Termico per piccoli impianti e interventi di efficienza

Con più di un anno e mezzo di ritardo rispetto ai tempi previsti dal Dlgs 28/2011, dal 3 gennaio 2013 è entrato finalmente in vigore il decreto interministeriale sul Conto energia termico, che istituisce un sistema di incentivazione per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni.

Per Giorgio Piazza, Presidente dell’Associazione le Fattorie del Sole, “si tratta di una opportunità per le imprese agricole e gli agriturismi interessati a diversificare gli investimenti aziendali nell’ottica della multifunzionalità. Tuttavia è necessario intervenire al più presto sulla catena commerciale dei combustibili legnosi con alcuni auspicati miglioramenti, rivolti soprattutto alla certificazione della provenienza e qualità del pellets, del cippato e della legna da ardere, affinché sia incentivata soprattutto la produzione di biomassa e sottoprodotti di origine nazionale e conseguentemente promossa l’attività e la professionalità delle aziende agricole forestali. Questo volano porterebbe infatti notevoli benefici alla migliore gestione dei boschi e allo sviluppo di una filiera di produzione del biocombustibile nazionale, scongiurando il rischio di importazioni”.

La versione finale del "Decreto termiche", anche detto “Conto energia termico”, contiene numerose modifiche rispetto alla bozza presentata dai Ministeri che lo scorso novembre era stata trasmessa alla Conferenza unificata per l’intesa. Tra le novità più importanti per il settore agricolo la possibilità di effettuare gli interventi non solo negli edifici ma anche nei fabbricati rurali esistenti. Per le sole aziende agricole, è incentivabile non solo la sostituzione ma anche l’installazione ex novo di impianti di climatizzazione invernale a biomassa; infine è stata estesa la potenza massima incentivabile per pompe di calore e generatori a biomassa, da 500 kW a 1 MW. Per queste tipologie di impianti, limitatamente a quelli di potenza compresa tra 500 kW e 1 MW, la richiesta di accesso all’incentivo deve essere effettuata tramite l’iscrizione ad appositi registri informatici, gestiti dal GSE-Gestore dei Servizi Energetici.

I beneficiari dell’incentivo per la produzione di energia termica da rinnovabili sono i soggetti privati –  persone fisiche, titolari di reddito di impresa o reddito agrario – e le pubbliche amministrazioni.

Sono incentivabili gli interventi di piccola dimensione per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza, quali pompe di calore elettriche  a gas o geotermiche, scaldacqua a pompa di calore, collettori solari termici anche abbinati a sistemi di solar cooling.

Per il settore delle biomasse sono previsti incentivi per impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento dotati di caldaie a biomasse, sino ad 1 MW di potenza, e installati in sostituzione di impianti di climatizzazione invernale già esistenti, alimentati a gasolio, olio combustibile, carbone e a biomassa. Tra le tecnologie ammesse : caldaie a pellet, caldaie a biomasse combustibili ( esclusa la parte biodegradabile dei rifiuti industriali ed urbani ), stufe e termocamini alimentati a pellet o a legna, purchè garantiscano uno specifico rendimento termico utile. Il riscaldamento deve essere al servizio di edifici che siano iscritti al catasto o per i quali sia stata presentata la richiesta di iscrizione, compresi quelli rurali e le relative pertinenze. Anche le serre esistenti possono rientrare tra gli edifici da riscaldare con generatori a biomasse e quindi ammissibili al Conto Termico.

Per le sole aree non metanizzate i benefici sono estesi anche alla sostituzione, con apparecchi o impianti a biomasse, di generatori alimentati a GPL ma in questo caso il richiedente deve essere una azienda agricola che svolge attività agroforestale e la tecnologia installata deve garantire le migliori prestazioni per la limitazione delle emissioni.

Per le sole aziende agricole, inoltre, l’incentivo sarà riconosciuto anche alla nuova installazione di impianti termici. L’incentivo copre il 40% dell’investimento ed è spalmato in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni, a seconda dell’intervento tecnologico. Il contributo sarà erogato in due annualità per impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento dotati di caldaie a biomasse fino a 35 kW di potenza termica, e in cinque anni per le caldaie da 36 a 1.000 kW di potenza termica.

Il decreto ha previsto un riconoscimento economico per ogni kWh termico destinato al riscaldamento e prodotto da fonti rinnovabili. Il sistema di calcolo dell’incentivo si basa sulle sei fasce climatiche nelle quali è ripartito il territorio nazionale (da A a F) corrispondenti al diverso numero di giornate mediamente utilizzate per il riscaldamento e che tengono conto delle diverse temperature medie invernali.

È stato inoltre previsto un premio per gli impianti che dimostrano di raggiungere i migliori risultati in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera. A seconda della tecnologia, l’incentivo potrà aumentare del 20 o del 50% a seconda della riduzione dei livelli emissivi. L’accesso al sistema incentivante è riservato a tecnologie che hanno acquisito la certificazione di conformità agli standard europei e che garantiscono precisi limiti emissivi.

Nel caso di tecnologie alimentate a pellet sarà necessario che il combustibile utilizzato sia certificato A1 o A2 ai sensi della norma UNI EN 14961-2. Mentre per tecnologie alimentate a biomasse combustibili – ovvero tra quelle indicate dal D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Parte quinta, Allegato X parte II, Sezione 4 – solo nel caso in cui siano rispettati i parametri di emissione previsti dalla Tabella 11 del medesimo decreto e certificati da un organismo accreditato.

La manutenzione biennale dei generatori e della canna fumaria è obbligatoria per tutta la durata degli incentivi e dovrà essere dimostrata conservando le certificazioni rilasciate da personale qualificato.

A titolo di esempio, un impianto di riscaldamento dotato di caldaia a biomasse da 50kW di potenza termica nominale, installato in Veneto ( fascia climatica E ), potrà beneficiare in 5 anni di un incentivo cumulato che varia, in funzione del premio sulle emissioni ( coefficiente moltiplicatico Ce 1, Ce 1,2, Ce 1,5 ), tra gli 8.500,00€ e  12.750,00€. Per una caldaia di 500kW di potenza termica nominale, l’incentivo varia  tra gli 85.000,00€ e  127.500,00€. Per consultare il Decreto e avere maggiori informazioni, consulta il sito http://www.fattoriedelsole.org/.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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