il Punto Coldiretti

Collegato agricolo, pietra tombale sull’adesione al Conai

Pietra tombale sull’adesione al Conai (Consorzio nazionale imballaggi) delle imprese agricole e radicale semplificazione del meccanismo di adesione ai Consorzi ed ai sistemi di raccolta di specifiche tipologie di rifiuti. In sede di discussione del cosiddetto “Collegato agricolo” in Commissione agricoltura, alla Camera dei Deputati (AC 3119), è stato approvato un emendamento, presentato dall’On. Colomba Mongiello, finalizzato a risolvere, dopo molto tempo, l’annosa questione dell’adesione delle imprese agricole al Conai ed alla previsione di sanzioni assolutamente ed inspiegabilmente sproporzionate.

La disposizione licenziata in Commissione, che ora passa, per l’esame definitivo, in Assemblea, riconosce la possibilità per le imprese agricole, singole o associate, di aderire ai Consorzi ed ai sistemi di raccolta di specifiche tipologie di rifiuti, previsti dalla Parte IV del Codice ambientale (decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152) attraverso le articolazioni territoriali delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative. L’iscrizione dell’organizzazione di appartenenza si estende a tutti gli associati, ha effetto retroattivo e si considera efficace sin dal momento di insorgenza dell’obbligo a carico della singola impresa.

Resta ferma la responsabilità delle singole imprese per gli adempimenti e gli oneri connessi alla gestione dei rifiuti. Con specifico riferimento al Conai ed ai relativi consorzi di filiera, risulta definitivamente chiarito che non sono obbligate all’iscrizione le imprese agricole che utilizzano o importano imballaggi. La nuova norma, considerato, evidentemente, come la direttiva quadro in materia di imballaggi, 94/62/CEE non imponga alcun obbligo in tal senso a carico degli utilizzatori di imballaggi, chiarisce, definitivamente che le imprese agricole non sono obbligate ad iscriversi al Conai o ai consorzi di filiera.

Infine, la disposizione diminuisce a 5000 euro l’importo delle sanzioni connesse alla mancata iscrizione al Conai, che, invece, attualmente sono assolutamente sproporzionate, potendo arrivare, addirittura, a 60.000 euro. Coldiretti, che da tempo sollecita la risoluzione delle questioni rappresentate, esprime la propria soddisfazione per questo importante risultato che assicura una significativa semplificazione e la riduzione di oneri burocratici ed economici a carico delle imprese, rispetto ad adempimenti non dovuti e, comunque, non utili in termini ambientali.

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