il Punto Coldiretti

Coltivazioni per biocarburanti off limits nei terreni erbosi ad elevata biodiversità

L’Ue prosegue il percorso di “ripensamento” sui biocarburanti, con particolare riferimento alla loro sostenibilità ambientale, definendo i criteri per evitare la coltivazione di materie prime, destinate, appunto, alla produzione di biocarburanti e bioliquidi, nei terreni erbosi ad alta biodiversità.

Il Regolamento n. 1307/2014 della Commissione, infatti, definisce i criteri e i limiti geografici per l’individuazione dei terreni erbosi ad elevata biodiversità, necessari ai fini dell’attuazione delle direttive 98/70/Ce e 2009/28/Ce che stabiliscono che biocarburanti e bioliquidi possono beneficiare di incentivi solo se non sono prodotti da materie prime ottenute su terreni che, a partire dal gennaio 2008, presentavano un elevato valore in termini di biodiversità.

Il nuovo regolamento, dunque, stabilisce che per “terreni erbosi naturali ad elevata biodiversità”, si intendono i terreni erbosi dove l’uomo non è intervenuto e che mantengono la composizione naturale delle specie, le caratteristiche e i processi ecologici. Da questa definizione sono esclusi i terreni soggetti a intervento umano, i terreni degradati e i terreni che ospitano una grande varietà di specie a rischio estinzione, endemiche, migratrici o gregarie, o terreni che costituiscono un ecosistema gravemente minacciato, in quanto questi sono definiti come “terreni erbosi non naturali ad elevata biodiversità”.

L’art.3 dello stesso regolamento, invece, stabilisce che sono sempre considerati terreni erbosi ad elevata biodiversità gli habitat di cui all’allegato I della Direttiva 92/43/CEE; gli habitat che rivestono un’importanza significativa per le specie animali e vegetali d’interesse unionale, di cui agli allegati II e IV della Direttiva 92/43/CEE e gli habitat che rivestono un’importanza significativa per le specie di uccelli selvatici, di cui all’allegato I della Direttiva 2009/147/CE. Il Regolamento n. 1307/2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L351 del 9 dicembre 2014, si applicherà a partire dal 1° ottobre 2015.

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