il Punto Coldiretti

Combustione controllata in campo, il Veneto dice sì

Dopo alterne vicende legate ad interpretazioni discordanti e contraddittorie della normativa vigente, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato, nell’ambito del Progetto di legge finanziaria 2014, un emendamento finalizzato a disciplinare la combustione controllata sul luogo di produzione dei residui vegetali.

La disposizione ha lo scopo di distinguere le attività di gestione controllata in campo dei residui vegetali effettuata dalla imprese agricole nell’ambito delle normali prassi e consuetudini aziendali rispetto alle attività di smaltimento illecito di rifiuti abbandonati o depositati in modo incontrollato mediante bruciatura, che costituiscono, invece, fattispecie penalmente sanzionabili.

La norma, fortemente sollecitata da Coldiretti, consente, quindi, la combustione controllata di materiale vegetale residuale naturale derivante da attività agricole o da attività di manutenzione di orti o giardini privati, effettuata secondo le normali pratiche e consuetudini. Al fine di disciplinare le attività indicate, è rimessa ai Comuni, tenuto conto delle specifiche peculiarità del territorio e nell’ambito dei propri regolamenti di polizia rurale, la definizione della disciplina per lo svolgimento delle operazioni, individuando le aree, i periodi, gli orari e le cautele da adottarsi.

Nelle more dell’adozione o dell’adeguamento dei regolamenti comunali di polizia rurale, la norma consente lo svolgimento delle attività di combustione controllata nel rispetto delle seguenti prescrizioni, che costituiscono i requisiti minimi uniformi cui i Comuni, comunque, devono conformarsi: le attività devono essere effettuate sul luogo di produzione, ad adeguata distanza da edifici di terzi, in cumuli di dimensione limitata avendo cura di isolare l’intera zona da bruciare tramite una fascia libera da residui vegetali e di limitare l’altezza ed il fronte dell’abbruciamento; le operazioni devono svolgersi nelle giornate di assenza di forte vento, assicurando, fino alla completa estinzione di focolai e braci, costante vigilanza da parte del produttore o del conduttore del fondo, o di persona di sua fiducia; le ceneri derivanti dalla combustione del materiale vegetale devono essere recuperate per la distribuzione sul terreno a fini nutritivi o ammendanti.

La norma approvata dalla Regione Veneto – che anticipa, riproducendone i contenuti, la disposizione attualmente in discussione alla Camera dei deputati nell’articolo 29 del cosiddetto “Collegato ambientale” alla Legge di Stabilità (Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali – AC 2093) – risulta essenziale e strategica in un contesto di riferimento confuso e contraddittorio, in cui le imprese agricole sono esposte a possibili contestazioni ed all’applicazione di inique sanzioni.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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