il Punto Coldiretti

Credito, i giovani chiedono a Passera di abbassare lo spread per l’accesso

“Ora va tagliato anche lo spread nell’accesso al credito che penalizza le imprese agricole gestite da under 30 che oggi hanno la meta’ delle possibilita’ di ottenere finanziamenti rispetto alle aziende ‘adulte’”.

E’ quanto ha affermato il delegato nazionale Coldiretti Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio in occasione dell’incontro sul credito tenutosi al Ministero dello Sviluppo economico tra i giovani delle organizzazioni imprenditoriali, il ministro Corrado Passera e il mondo bancario. Consegnando il manifesto Giovani per l’Italia ai presenti il delegato nazionale dei giovani Coldiretti ha sottolineato che “il nostro Paese necessita di un innovativo approccio alle relazioni tra banche e imprese promuovendo e sostenendo la filiera corta per l’accesso al credito. Un sistema innovativo, attraverso il quale il giovane imprenditore possa interfacciarsi con unico interlocutore che semplifichi e assista il processo di crescita per cui l’impresa chiede finanziamento”.

E’ quanto – ha continuato Sangiorgio – sta avvenendo attraverso l’impegno di CreditAgri Italia, la prima banca degli agricoltori italiani, che insieme ai giovani di Coldiretti ha lanciato il “progetto Giovani” attraverso il quale con un plafond dedicato di duecento milioni di euro da maggio 2011 ad oggi ha dato risposte oltre 1200 giovani imprese che hanno chiesto accesso al credito elargendo in questo periodo 150 milioni tra finanziamenti e garanzie.

Sangiorgio inoltre auspica l’istituzionalizzazione del tavolo di lavoro messo in atto dal Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera con i giovani imprenditori del Paese al fine di non disperdere il patrimonio acquisito negli ultimi sei mesi di confronto continuo.

“L’Italia – ha concluso il delegato di Coldiretti Giovani Impresa –  può uscire da questo momento di grande difficoltà investendo e cambiando traiettoria. In agricoltura questo sta avvenendo con un modello di sviluppo sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e sociale, dove tanti giovani stanno scegliendo di avviare business dove l’utile d’impresa è logica conseguenza di un prodotto di qualità, fatto in un bel territorio che ha rispetto dell’ambiente e delle persone che ci vivono”.

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