il Punto Coldiretti

Direttiva sull’uso sostenibile dei fitofarmaci, lotta fitosanitaria a rischio per alcune colture

In riferimento all’attuazione della direttiva sull’uso sostenibile dei fitofarmaci il Copa-Cogeca (il Comitato che riunisce gli agricoltori e le cooperative dell’Ue) ha realizzato un dossier nel quale sono illustrati alcuni esempi di buone prassi e buoni principi sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari che sono già applicati in molteplici Stati membri.

La direttiva pone come azioni prioritarie: formazione e certificazione degli utilizzatori; raccolta sistematica di dati relativi all’uso di prodotti fitosanitari; informazione e sensibilizzazione; controlli tecnici delle attrezzature di irrorazione; irrorazione aerea; misure specifiche per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile; zone esenti da o con apporto ridotto di prodotti fitosanitari; movimentazione e stoccaggio di prodotti fitosanitari; quadro comune per la difesa integrata; riduzione quantitativa dell’uso.

Dagli studi condotti nei vari Stati membri emerge come, per alcune colture, la lotta fitosanitaria sia fortemente in pericolo. Alla luce di tali difficoltà, l’implementazione dei piani d’azione nazionali che gli Stati membri devono redigere in applicazione della direttiva non dovrebbero esacerbare ulteriormente la vulnerabilità di molte colture e nuocere alla sostenibilità e multifunzionalità dell’agricoltura europea.

Essi dovrebbero invece fare in modo che, oltre a ridurre i rischi dei prodotti fitosanitari, venga anche offerta un’ampia gamma di strumenti per soddisfare le aspettative dei consumatori senza mettere a repentaglio la parità di condizioni esistente all’interno dell’Ue.

È evidente che nuove strategie (vale a dire quelle non ancora adottate) che permettano agli agricoltori di produrre secondo modalità alternative di controllo delle malattie e degli organismi nocivi non saranno immediatamente disponibili e serviranno notevoli investimenti per compiere dei progressi nei diversi settori agricoli.

Nel dossier si evidenzia come in Italia da molti anni esista un sistema di raccolta di dati. In futuro il sistema includerà anche numeri relativi ai risultati del controllo degli organismi nocivi, onde garantire uno scambio di informazioni soddisfacente e ottimizzare l’utilizzo e l’efficacia dei prodotti fitosanitari a livello dell’azienda.

Inoltre l’Italia ha dottato delle linee guida  nazionali concernenti la difesa integrata per 117 colture. Queste linee guida costituiscono una buona base per l’applicazione della difesa integrata a livello dell’azienda. Inoltre, vari progetti sono stati applicati in loco con l’obiettivo di ottimizzare la gestione degli organismi nocivi e di ridurre il loro impatto ambientale.

Il Copa-Cogeca è fermamente convinto che ci si debba concentrare sulla riduzione del rischio e si oppone all’idea di un approccio quantitativo in merito all’uso dei fitofarmaci. Gli agricoltori debbono prendere le proprie decisioni di gestione e fare in modo che i prodotti fitosanitari autorizzati siano utilizzati in maniera responsabile.

Un approccio quantitativo non terrebbe conto del fatto che due applicazioni di una sostanza destinata a un problema specifico possono avere un impatto molto più limitato
sull’ambiente rispetto a una sola applicazione di un prodotto forte e ad ampio spettro d’azione.

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