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Drosophila suzukii, il Ministero autorizza l’uso d’emergenza dello spinetoram

Il Ministero della Salute, con decreto del  25 marzo 2014 e il parere positivo della Commissione consultiva sui prodotti fitosanitari,  ha accolto le richieste di Coldiretti per l’uso d’emergenza dello spinetoram, la sostanza attiva prodotta dalla Dow AgroSciences che potrà essere utilizzata per 120 giorni sul ciliegio a partire dal 1° maggio 2014 e sulla fragola dal 15 luglio 2014.

Si attendono ora le estensioni d’impiego di due sostanza attive, il fosmet e la deltametrina, per combattere la presenza della Drosophila suzukii sui piccoli frutti quali mirtilli, lampone, ribes, uva spina, fragole di bosco. Il decreto dovrebbe essere adottato nei prossimi giorni. Non è ancora chiaro se adeguati mezzi di difesa saranno previsti anche per la vite e il pesco, colture anch’esse ad altissimo rischio per quanto riguarda la diffusione dell’insetto. La Drosophila Suzukii è molto polifaga ed è stata riscontrata su tutti i fruttiferi.

Sulla ciliegia l’insetto provoca il marciume acetico . Il moscerino intacca anche l’uva in appassimento, nel fruttaio, dove la temperatura è adatta alla deposizione delle uova. L’ insetto è più attivo in collina o in zona pre-montana, dove il maschio, nella fecondazione, è favorito da temperatura fresca e determina un continuo accavallarsi delle generazioni.

L’insetto penetra nella frutta due o tre giorni prima dell’inizio dell’invaiatura (inizio della maturazione del frutto), danneggiando irrimediabilmente il raccolto. Ad ogni modo i produttori hanno sottolineato che l’insetto colpisce anche nella fase successiva all’invaiatura.

E’ stato verificato con le sperimentazioni compiute dai centri di ricerca che se si anticipa il trattamento vi sono più possibilità di contenere la riproduzione della Drosophila. Le condizioni ambientali che determinano il pullulare delle infestazioni di tale insetto sono primavere ed autunni freschi.
ll fattore climatico, pertanto, incide in modo determinante sulla capacità di riproduzione dell’insetto, per cui a seconda che la stagione sia più o meno piovosa o più o meno calda, così si assiste ad una diversa presenza dell’insetto in campo. E’ molto difficile prevedere in anticipo il trattamento  stagionale adatto alla Drosophila.

Lo Spinetoram, autorizzato dal decreto ministeriale, è della famiglia delle spinosine, il cui principio attivo è la saccharopolyspora spinosa ed è altamente compatibile con i programmi di difesa integrata.  È più potente, più rapido nell’efficacia e più persistente nel medio lungo termine dello spinosad. Si tratta, inoltre, di una sostanza attiva che ha bassissimi livelli di tossicità per la salute umana e l’ambiente, ragione per la quale Coldiretti ha sostenuto la molecola, privilegiandola rispetto ad altre sostanze attive di vecchia formulazione che presentano, invece, una minore efficacia e  elevati livelli di tossicità, caratteristica quest’ultima,  incompatibili con i nuovi criteri stabiliti dalla legislazione vigente in materia di uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
Tale insetticida è dotato di un ampio spettro d’azione ed è attivo per ingestione e per contatto nei confronti degli insetti ad apparato boccale sia masticatore che pungente-succhiante. Le spinosine sono ormai diventate un gruppo di insetticidi di notevole importanza a livello mondiale. I prodotti a base di spinosad e spinetoram sono registrati in più di 80 paesi e su oltre 250 differenti colture,

Il decreto prevede per quanto riguarda le modalità d’impiego della sostanza attiva che si ricorra al massimo a due trattamenti con un intervallo minimo di 28 giorni. Le dosi sono riferite ad ettaro con volumi d’acqua di 1000-1500 litri per ciliegio e 400-800 litri per fragola. In caso di aree con livelli di infestazione storicamente molto elevati, il provvedimento prevde che il prodotto sia inserito in uno specifico programma di controllo del parassita.

Coldiretti esprime apprezzamento per il lavoro compiuto dalle Amministrazioni competenti che si sono rese interpreti di un’istanza fortemente sentita dai produttori delle colture maggiormente colpite dalla Drosophila suzukii. Lo spinetoram, del resto, è in corso di registrazione presso l’Ue per la difesa fitosanitaria contro tale parassita e, quindi, dovrebbe per il prossimo anno, essere finalmente disponibile sul mercato senza che si debba ricorrere di nuovo all’uso d’emergenza.

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