il Punto Coldiretti

Emergenza cinghiali: Coldiretti scende in piazza e incassa l’impegno di Palazzo Chigi

Noi seminiamo, i cinghiali raccolgono. Dopo il Covid, la peste dei cinghiali. Stop cinghiali. Migliaia di agricoltori della Coldiretti sono scesi in piazza l’8 luglio a Montecitorio e in tutte le principali piazze italiane per protestare contro l’invasione dei cinghiali che distruggono i raccolti e attentano alla sicurezza dei cittadini e per chiedere con forza efficaci misure di contenimento. A illustrare l’emergenza una selva di cartelli e sagome di cinghiali, ma anche video con le storie più drammatiche.

Una giornata di protesta e di confronto, che ha visto la partecipazione di numerosissimi parlamentari, i ministri delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli e della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, sindaci e rappresentati delle istituzioni. Ma anche di risultati, come nello stile della Coldiretti che non si ferma alla denuncia, ma prepara articolati pacchetti di proposte “chiavi in mano”. E ancora una volta da Palazzo Chigi è arrivata la prima importante risposta.

Il presidente Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo sono stati infatti ricevuti a Palazzo Chigi. Prandini ha annunciato che la struttura di Palazzo ha garantito che appena arriverà la proposta del ministro Patuanelli sarà resa subito esecutiva. Un impegno dunque – ha spiegato – a sostenere la proposta che Coldiretti ha portato in piazza. D’altra parte, ha evidenziato il presidente dell’organizzazione, tutte le forze politiche sono d’accordo. Ma ha anche annunciato che la Coldiretti non si fermerà fino a quanto non avrà ottenuto i risultati. L’impegno ufficiale di Palazzo Chigi rappresenta comunque un passo importante per la soluzione dei problemi.

L’emergenza cinghiali rappresenta per la Coldiretti una priorità. Si tratta di una questione che investe non più solo l’agricoltura, ma anche l’ordine pubblico, la sicurezza e la salute. Una manifestazione, ha ricordato Stefano Masini, responsabile area ambiente di Coldiretti, condivisa dai cittadini consumatori. Masini ha sottolineato anche che i cinghiali trasmettono le malattie e anche la peste suina è una pandemia.

Il segretario generale Vincenzo Gesmundo, ha ribadito come la vicenda sia sfuggita a tutti e oggi oltre 2,5 milioni di cinghiali sono fuori controllo. Le responsabilità? Secondo Gesmundo anche dell’indifferenza dell’opinione pubblica che si è resa conto della gravità della situazione quando i cinghiali sono arrivati a Roma o tra i lettini delle spiagge. La Coldiretti ha chiesto di rivedere l’articolo 19 della legge 157 del 1992 sulla caccia riscrivendo così le regole per gli abbattimenti. E’ necessario prolungare il periodo degli abbattimenti perché i cinghiali ci sono tutto l’anno e oltre a devastare le campagne (un Paese civile non può assistere alla distruzione dei raccolti e ai danni alla zootecnia) provocano gravissimi incidenti. Ogni 48 ore c’è un incidente e per la fauna selvatica ci sono persone che hanno perso la vita. “Bisogna rispettare – ha detto Prandini – il diritto dei cittadini prima di quello degli animali”.

Tutti gli interventi hanno concordato sulle richieste di Coldiretti evidenziando come le iniziative regionali siano importanti, ma nell’ambito di una cornice normativa nazionale.

Assicurazioni sono arrivate dal ministro Patuanelli che ha detto: “La fauna selvatica è di proprietà dello Stato e lo Stato non può creare danni ai privati. Questa situazione non può continuare e il problema non sono i risarcimenti i danni non ci devono essere. Lo Stato deve fare la sua parte – ha concluso -e io garantisco il massimo impegno per dare risposte che voi agricoltori avete diritto ad avere da parte dello Stato”. Il ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione, Renato Brunetta, ha assicurato di porre al Consiglio dei ministri la questione dell’emergenza cinghiali, perché è un problema prioritario: non è possibile buttare gli investimenti. Il ministro ha detto che occorre garantire l’equilibrio della natura che vuole dire controllo e rispetto e noi “agricoltori ha aggiunto ricordando di essere iscritto alla Coldiretti- siamo più ambientalisti degli ambientalisti da salotto.

Non sono più accettabili rinvii- ha detto il presidente Prandini, ricordando che i danni sono ormai arrivati a 200 milioni l’anno. Quanto agli indennizzi agli agricoltori non è arrivato un centesimo – ha aggiunto- rispetto ai danni alle imprese. Ha anche ricordato che è fermo al ministero dell’Ambiente un decreto che potrebbe sbloccare gli indennizzi rivedendo il meccanismo del de minimis.

Tutti gli interventi hanno concordato sulle richieste di Coldiretti evidenziando come le iniziative regionali siano importanti, ma nell’ambito di una cornice normativa nazionale. Alla manifestazione oltre ai ministri hanno infatti preso parte sindaci, consiglieri regionali, presidenti delle Regioni, parlamentari, i sottosegretari Marco Centinaio e Francesco Battistoni; Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia, Matteo Salvini, Segretario federale Lega-Salvini Premier; Gianpaolo Vallardi, Presidente della 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare), Filippo Gallinella, Presidente della 13ª Commissione Agricoltura della Camera dei deputati; Alessia Rotta presidente Commissione Ambiente della Camera, Licia Ronzulli vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, Mino Taricco, Membro della 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare); Susanna Cenni Commissione Agricoltura della Camera; Antonella Incerti commissione agricoltura della Camera; Alan Ferrari Commissione affari costituzionali Senato; Luca De Carlo, Membro della 5ª Commissione permanente (Bilancio); Andrea Marcucci, Membro della 14ª Commissione permanente (Politiche dell’Unione europea); Maurizio Gasparri, Presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari; Gianpaolo Cassese, Membro XIII Commissione Agricoltura ; Maria Chiara Gadda, Membro XIII Commissione Agricoltura; Raffaele Nevi, Membro XIII Commissione Agricoltura; Lorenzo Viviani, Membro XIII Commissione Agricoltura Fulvia Michela Caligiuri, Membro della 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare); Andrea de Bertoldi, Segretario della 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro); Guglielmo Golinelli, Componente XIII Commissione Agricoltura; Fulvia Michela Caligiuri Commissione Agricoltura Senato; Fabio Gastaldi Commissione Agricoltura della Camera; Francesco Bruzzone Commissione Ambiente del Senato; Marco Perosino, Membro della 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro); Patrizio Giacomo La Pietra, Membro della 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare); Piero De Luca, Componente XIV Commissione (Politiche Dell’unione Europea); Roberto Bagnasco, Componente XII Commissione (Affari Sociali); Alessandro Cattaneo, Componente VI Commissione (Finanze); Sara Moretto, Segretario della X Commissione (Attivita’ produttive, Commercio e Turismo); Francesca De Vito, Consigliere della Regione Lazio. Massimo Buconi, Presidente Federcaccia; Rosario Trefiletti, Presidente Centro Consumatori Italia.

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