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Ammasso delle carni di vitello: per le domande scadenza allungata fino al 7 novembre

Slittano le domande per la concessione degli aiuti per l’ammasso privato di carni di vitello di età inferiore a otto mesi. Lo annuncia l’Agea. I nuovi termini per la presentazioni sono fissati dal 14 settembre al 7 novembre 2020. Deve essere presentata una domanda per ciascun magazzino utilizzato per l’ammasso di uno o più lotti di prodotto. Il richiedente – precisa Agea – può presentare più domande di aiuto, in riferimento a ciascun magazzino. Le domande devono riguardare il prodotto non ancora conferito all’ammasso e il quantitativo minimo ammissibile per ogni richiesta è di 10 tonnellate. Le domande sono accompagnate dalla costituzione di una cauzione pari a 100 euro per tonnellata di prodotto.

Le aziende ammesse sono quelle agricole di allevamento e/o le imprese, anche in forma di cooperativa, di macellazione e/o trasformazione di carni di vitello, allevati e macellati in Italia, di cui abbiano esclusiva proprietà e che attivino forme di ammasso privato secondo quanto previsto dal Decreto ministeriale 23 luglio 2020.

I prodotti ammissibili all’aiuto sono le carni fresche o refrigerate di bovini di età inferiore a otto mesi, appartenenti ai codici doganali 0201 10 00, presentate sotto forma di carcasse o mezzene. Tali carni devono essere di qualità sana, leale e mercantile, originari da animali allevati e macellati in Italia con requisiti precisi. L’ importo complessivo dell’aiuto è di 1.785 euro per tonnellata.

L’intervento è previsto dalla legge 34/2020 “misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid 19”. L’ammasso è finalizzato ad attenuare lo squilibrio tra offerta e domanda nel mercato delle carni di vitelli di età inferiore a otto mesi destinate soprattutto al settore alberghiero e della ristorazione , colpito da chiusure e riaperture rallentate, che ha contribuito a provocare il ribasso dei prezzi.

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