Anche in Cina esplode la “febbre” del ritorno alla terra
Il 2020 per la Cina è stato l’anno del grande ritorno alle campagne, secondo un’analisi del China Daily di oggi. Il giornale cita il ministero dell’Agricoltura e degli Affari Rurali e spiega che lo scorso anno circa 19 milioni di cinesi sono tornati alle aree di campagna, alcuni per tornare a coltivare la terra, altri per avviare imprese: una tendenza in aumento del 19% rispetto al 2019, il più elevato degli ultimi anni. E lì sono partite imprese di nuovo tipo, come i negozi online, vendite in live streaming e consegna ‘contactless’. Delle nuove opportunità hanno approfittato lavoratori migranti, laureati e veterani militari fanno ritorno alle campagne. Degli oltre 19 milioni di persone che hanno fatto ritorno nelle terre natie e che hanno trovato impiego nelle città d’origine o nelle vicinanze e di questi, il 20% ha iniziato a lavorare nei campi della coltivazione e dell’allevamento di bestiame, mentre il 50% ha aperto piccole fabbriche e imprese. Inoltre, secondo il giornale, a partire da giugno dello scorso anno la Cina ha istituito 4.849 incubatori di imprese tecnologiche e 620.000 aziende per attrarre talenti al fine di promuovere l’innovazione nelle campagne e incentivare i lavori rurali. |
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