il Punto Coldiretti

Assemblea Coldiretti: politici compatti contro nutriscore e cibi finti

Della partecipazione dei leader dei partiti politici all’assemblea della Coldiretti resterà nella storia il consenso unanime e la totale condivisione del documento in cinque punti presentato e la commozione del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, salutato con una standing ovation.

Il segretario del Pd Enrico Letta ha assicurato che il partito sarà a fianco della Coldiretti soprattutto sulle questioni legate all’Unione europea. Ha detto che la scelta fatta è di proteggere le produzioni agroalimentari italiane ed europee “perché noi siamo più avanti, e questo non deve diventare un danno”. Su questo fronte – ha garantito- faremo il massimo perché il nostro Paese non sia svantaggiato. Ha ricordato l’appoggio alla battaglia contro il Nutriscore così come ha indicato tra le priorità l’opposizione ai cibi sintetici. Anche su piano invasi ha detto “bisogna farlo subito” e sui cinghiali ha proposto un grande patto che coinvolga tutto il Paese.

Per Antonio Tajani, Forza Italia, il nostro Paese deve avere una vera politica agricola e industriale e comunque ha aggiunto che “nella nostra visione il settore agricolo è fondamentale e va tutelato meglio”. Ha poi ricordato l’appoggio alle Tea” il 30 giugno abbiamo scritto ai commissari Ue all’Agricoltura e alla Salute per separare le Tea dagli Ogm ed è arrivata una risposta positiva dalla Commissione che si è impegnata a presentare un testo legislativo. Sui fitofarmaci Tajani ha detto che è contro gli abusi” ma le regole non devono provocare danni”. Impegno anche sul Nutriscore “combatteremo la battaglia in difesa del made in Italy perché è sotto attacco”. Sul Pnrr ha garantito l’impegno a far approvare tutte le riforme e le iniziative legislative per utilizzare i fondi. Condivisione anche sulla necessità della reciprocità negli accordi commerciali.

Francesco Lollobrigida, Fratelli d’Italia, ha affermato che c’è la condivisione su tutti i temi e ha sottolineato che FdI è un partito conservatore che punta al confronto con i corpi intermedi.

Sui cinghiali e i lupi che hanno messo in crisi il sistema ha contestato l’ambientalismo ideologico Per quanto riguarda il Pnrr Lollobrigida ha sostenuto che è importare che i Fondi vadano spesi bene e che comunque l’impianto va rivisto alla luce delle nuove condizioni internazionali e delle nuove emergenza.

Giuseppe Conte , M5S ha definito Coldiretti “ dei patrioti per il grande senso di responsabilità con cui avete affrontato il periodo della pandemia. Senza di voi il Paese non avrebbe retto a questa sfida”. Quanto al Pnrr Conte ha detto che il suo partito si è assunto la responsabilità di gettare lo sguardo oltre la siepe. La nostra agenda – ha detto – è attenta alle vostre richieste. In futuro bisogna continuare con le politiche espansive perché si rischia di precipitare nel vortice recessivo. Ha affermato la necessità di puntare su agrisolare e agrivoltaico e sul consumo del suolo ha parlato di danno per la collettività a causa della perdita di aree verdi. Totale adesione alle cinque priorità della Coldiretti, dalla difesa dell’agricoltura alla ricerca, dal contrasto ai cambiamenti climatici fino al Nutriscore una battaglia – ha detto -su cui Patuanelli è stato in trincea.

Carlo Calenda, Azione, è entrato subito sul tema della siccità: ”Servono – ha detto- 2000 bacini, ma va effettuata anche la manutenzione della rete che perde il 40% dell’acqua”. Tra le cause dell’inefficienza Calenda ha indicato la proprietà parcellizzata in 2000 aziende diverse di cui alcune pubbliche diventate dei poltronifici. Per questo ha indicato il modello della società elettrica con una governance di natura privatistica. Quanto al Pnrr, secondo Calena, con le risorse potrebbero essere finanziati anche investimenti di privati. Ha difeso gli accordi commerciali perché servono a tutelare le indicazioni geografiche.

Luigi Di Maio, Insieme per il futuro, ha iniziato il suo intervento, evidenziando il contributo dato dalla Coldiretti ai valori dell’agroalimentare e alla costruzione del piano da 7,2 miliardi per l’export. Ha poi toccato il tasto delicato dell’energia ricordando che nel valutare il valore dell’export bisogna considerare quello dei beni che si importano e in particolare occorre tener conto del costo dell’energia. Per quanto riguarda poi l’accelerazione della produzione delle energie rinnovabili il nemico – ha dichiarato – è la burocrazia, serve un approccio per sbloccare le autorizzazioni. Attacco poi al cibo sintetico: “idea malsana che mette in ginocchio le nostre aziende”. E per questo è importante “fare rete”. Avanti tutta poi con la programmazione mentre per quanto riguarda gli accordi internazionali ha sostenuto la richiesta della Coldiretti della reciprocità.

Matteo Salvini, Lega, ha evidenziato il forte impegno nei confronti dell’agroalimentare degli otto assessori del suo partito. A livello Ue riferendosi al latte senza vacche e all’hamburger senza carne ha assicurato “proveremo a sventare l’attentato alla salute pubblica”. Ha poi garantito sostegno ad agricoltori, allevatori e pescatori e ha attaccato il green deal. La Commissione Ue -ha aggiunto – non tiene in nessun conto l’agricoltura che non è stata menzionata neppure una volta nel discorso di insediamento della presidente Ursula von Der Leyen. E infine un riconoscimento alla Coldiretti: non fa sconti, se dice hai sbagliato sai che è sincera, se dice bravo vale di più.

Il ministro Patuanelli ha elencato le azioni del suo ministero e alla fine della lunga lista di stanziamenti  e interventi messi in campo ha concluso assicurando di aver sempre operato nell’interesse esclusivo della nazione  e degli agricoltori. Ha anche affermato di aver portato a casa il provvedimento contro le pratiche sleali grazi anche al supporto di Coldiretti. E infine molta commozione: “Si scaldano i cuori dei banchieri figuratevi quello di un ingegnere triestino. E’ stato un onore e un piacere lavorare con voi”.

 

 

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