il Punto Coldiretti

Audizione alla Camera sulla nuova legge per la castanicoltura

La proposta di legge “Norme per favorire lo sviluppo e la valorizzazione della castanicoltura sostenibile, il recupero della coltivazione dei castagneti, la prevenzione dell’abbandono colturale e la promozione della filiera produttiva castanicola” è stata al centro di una audizione alla Camera.

Coldiretti, dopo aver sottolineato l’importanza di un provvedimento specifico per il settore del castagno, ha evidenziato come l’Italia sia tra i principali produttori ed esportatori mondiali di castagne, con un patrimonio di varietà di Castanea sativa che rappresentano una eccellenza di termini qualitativi e di biodiversità.

Le emergenze fitosanitarie, il cinipide, ma non solo, hanno ridotto enormemente il potenziale produttivo italiano, lasciando uno spazio sempre crescente alle importazioni. E’ pertanto necessario un sistema di etichettatura dei trasformati che renda più trasparente il mercato.

Il castagno, inoltre, ha assunto in passato ed ricopre ancora oggi un ruolo preminente tra le formazioni forestali italiane, non solo per l’elevata produttività, la qualità e la varietà degli assortimenti legnosi, ma soprattutto per la consistente presenza sul territorio nazionale.

Nei 10,5 milioni di ettari occupati da boschi, la frazione investita a castagno rappresenta il 7,53% di quella forestale, per un totale di circa 780.000 ettari. Il castagno svolge diverse funzioni: produttive, protettive, naturalistiche, paesaggistiche, ricreative, didattiche. Tenuto conto del forte legame tra il castagno e l’identità territoriale, la valorizzazione delle produzioni non può prescindere dal considerare questi diversi aspetti della multifunzionalità.

Per Coldiretti è fondamentale che le risorse che potranno essere rese disponibili attraverso questa proposta di legge vadano nella direzione di un rilancio della produzione, di una lotta alle fitopatie, di una tutela della biodiversità e del patrimonio genetico rappresentato dalle varietà locali di Castanea sativa di cui è ricca l’Italia.

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