il Punto Coldiretti

Cadmio nel riso, la revisione del limite penalizza la risicoltura italiana

L’abbassamento del limite massimo di cadmio nel riso rischia di avere gravissimi contraccolpi sulla risicoltura italiana. A denunciarlo è il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che ha scritto una lettera ai Ministri della Salute e delle Politiche agricole per chiedere un intervento immediato presso la Commissione Ue al fine di tutelare le imprese italiane.

L’esecutivo comunitario ha presentato una proposta di regolamento al fine di dimezzare il tenore massimo di cadmio nel riso che sarà approvata entro la fine dell’anno. Il cadmio è un metallo pesante la cui presenza è prevalentemente imputabile a contaminazioni dovute a scarichi industriali nelle acque, ad una naturale presenza nei suoli prossimi all’arco alpino e in misura molto minore all’incidenza di fertilizzanti ottenuti da rocce fosfatiche.

“Tale provvedimento, qualora approvato, rischia di incidere negativamente sui livelli di produzione della filiera – si legge nella missiva -, in quanto da campionamenti effettuati, conforntando l’impatto del limite attuale (0,20 mg/kg) con quello che la Commissione Ue intende introdurre (0,10 mg/kg) per il riso, una rilevante parte del raccolto sarebbe escluso dalla commercializzazione. Anche eventuali valori intermedi , che la Commissione volesse proporre (0,15 mg/kg), sarebbero comunque deleteri nei confronti della risicoltura nazionale che ricordiamo rappresenta oltre il 50% della superficie risicola Europea”.

Prandini sottolinea quindi la preoccupazione dei risicoltori italiani per tale orientamento, richiamando l’ attenzione sulle modalità con cui la delicata questione della salubrità del riso italiano è in corso di discussione. A rischio c’è il futuro di circa 10.000 famiglie fra occupati e imprenditori.

La soluzione migliore e più equilibrata, secondo Coldiretti, sarebbe quella di stabilire, quanto meno, una fase di transizione, da qui all’entrata in vigore della nuova programmazione economica europea 2021-2027, nella quale il livello di cadmio rimanga a 0,20 microgrammi. In parallelo, nel rispetto di quanto stabilito dal New Green Deal, vanno sostenuti con idonei fondi Ue e ministeriali i progetti di ricerca colturale e agronomica finalizzati al contenimento degli elementi tossici nel riso, garantendo ai produttori l’accesso a costo zero a queste innovazioni e assicurando piena continuità produttiva.

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