il Punto Coldiretti

Covid, conto da 90 mln per mascherine e gel nei campi

Un conto da 90 milioni di euro per mascherine, gel e dispositivi di protezione anti contagio per chi lavora nei campi. E’ quanto stima la Coldiretti nell’ultimo trimestre del 2020. I costi aggiuntivi per i protocolli di sicurezza adottati dalle aziende agricole riguardano anche la cartellonistica interna, i termo scanner, i trasporti, la formazione, la rimodulazione degli spazi di lavoro per garantire le distanze di sicurezza.

Una griglia di precauzioni che coinvolge oltre 970mila lavoratori del settore agricolo impegnati nelle stalle, nei campi, nella vendemmia, nella raccolta delle olive, nelle serre di frutta e verdura, negli agriturismi e nei vivai per garantire le forniture alimentari alle famiglie italiane. L’attenzione alla sicurezza ha permesso all’agricoltura di avere solo lo 0,1% delle 52209 denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail in Italia al 31 agosto 2020. Si tratta della percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività si sia verificata proprio nelle campagne mentre la percentuale in industria e servizi è del 98,7%.

Inoltre proprio perché spesso in aree isolate e con ampi spazi all’aperto le fattorie italiane sono forse i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di precauzione per difendersi dal contagio mentre registra un balzo nel numero degli italiani che ora hanno paura per l’emergenza Coronavirus, con l’85% dei cittadini che si dichiara preoccupato o molto preoccupato, in netta inversione di tendenza dopo mesi di fiducia crescente secondo la prima indagine Coldiretti/Ixe’ sulla nuova ondata della pandemia in Italia divulgata dopo la proroga dello stato di emergenza con l’adozione di misure più restrittive per i cittadini di fronte all’avanzare del virus.

L’indagine Coldiretti/Ixe’ evidenzia che quasi la metà degli italiani (43%) conosce qualcuno che ha contratto il coronavirus tra familiari o parenti, amici o conoscenti o sono stati colpiti direttamente. La preoccupazione riguarda soprattutto la salute propria o dei congiunti con la grande maggioranza che vede in prospettiva una tendenza al peggioramento della situazione ed il pericolo di un nuovo lockdown per scongiurare il quale è scattato l’obbligo di mascherine per tutti dentro e fuori i luoghi di lavoro.

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