Fao: anche a marzo svettano i prezzi mondiali dei prodotti alimentari
Anche marzo spinge in alto i prezzi dei prodotti alimentari mondiali. Lo rileva l’indice della Fao pubblicato l’8 aprile. A trainare l’indice che mette a segno un incremento del 2,1% sul mese di febbraio, raggiungendo il livello più alto da giugno 2014, sono stati olii vegetali, carni suine e lattiero caseari. Per i prezzi degli oli vegetali il balzo è stato dell’8%. I listini dei prodotti lattiero caseari sono cresciuti del 3,9% sostenuti dai prezzi del burro sospinti verso l’alto, spiega il report della Fao, “dalla stretta sui rifornimenti in Europa associata all’aumento della domanda in previsione di una ripresa del settore gastronomico”. Trend favorevole per le carni suine e di pollame per l’import della Cina e un picco delle vendite in Europa prima delle festività pasquali. I prezzi della carne bovina sono rimasti stabili. In flessione dell’1,8% le quotazioni dei cereali che però si sono attestate su un livello più alto del 26,5% rispetto a marzo 2020. Giù del 4% il prezzo dello zucchero. Il documento della Fao rivede anche al rialzo le stime della produzione mondiale di cereali. Nel 2021 la produzione di grano dovrebbe raggiungere un nuovo record a quota 785 milioni di tonnellate (+1,4% sul 2020). Per la campagna cerealicola 2020/2021, attualmente in corso, si prevede un utilizzo di cereali a livello mondiale pari a 2. 777 milioni di tonnellate con un aumento del 2,4%. Aggiornate anche le previsioni del commercio mondiale di cereali nel 2020/2021 che dovrebbe interessare 466 milioni di tonnellate con un’impennata del 5,8% che per il riso potrebbe arrivare al 6 per cento. |