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Florovivaismo: come gestire i residui di potatura in modo sostenibile

Si allarga, grazie all’azione di Coldiretti e Assofloro ed alla sensibilità delle Istituzioni, la conoscenza sul territorio delle novità nella gestione dei residui vegetali per le imprese agricole e per quelle artigiane introdotte dal decreto legislativo n. 116/2020. Dopo la Lombardia e le Marche, anche la Liguria si apre ad una gestione dei residui di potatura che va nella direzione della semplificazione e del riutilizzo vituoso del materiale derivante dagli sfalci, scongiurando interpretazioni non corrette o pratiche non ottimali.

E’ evidente l’importanza del percorso fatto per individuare e condividere la corretta interpretazione della norma, norma che agevola le amministrazioni pubbliche e le aziende agricole e artigiane e che ha ricadute positive sull’ambiente. La semplificazione della gestione dei materiali derivanti dalle attività di cura dei giardini è una opportunità: non solo economica, per il risparmio diretto legato al fatto che sfalci e ramaglie non devono più essere necessariamente smaltiti come rifiuto, ma anche di crescita aziendale, per i benefici agronomici, ambientali e per la possibilità di sviluppo di nuove filiere, come quella del riutilizzo del legno urbano.

Il verde è un bene che fornisce servizi ecosistemici vitali, che agisce positivamente sulla salute dei cittadini e che per questo deve essere gestito con modalità, tecniche e attrezzature adeguate e attente all’ambiente, come peraltro previsto dai Cam, i Criteri Ambientali Minimi, che devono essere obbligatoriamente inseriti negli appalti per il verde pubblico. Proprio nei Cam, è previsto il riutilizzo del materiale vegetale, sotto forma di erba triturata, cippato, usi diversi del legno. Altrettanto importante è la formazione degli operatori: la gestione e la cura del verde è un’attività complessa, che richiede competenze specifiche, anche per fare fronte ai problemi subiti dalle piante stesse a causa dei cambiamenti climatici.

L’interpretazione della norma sulla gestione delle risulte, a cui hanno lavorato Coldiretti e Assofloro con il supporto delle istituzioni regionali e nazionali, rientra in una gestione professionale del verde attenta all’ambiente e ai benefici che il verde fornisce, in modo particolare per le città.

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