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Florovivaismo: Regno Unito in mora per misure ingiustificate contro la Xylella

La Commissione europea ha inviato una lettera di messa in mora al Regno Unito per non aver rispettato le norme dell’Ue sui parassiti delle piante Xylella fastidiosa e Ceratocystis platani. Il 21 aprile 2020, il Regno Unito aveva modificato il proprio regolamento sui controlli ufficiali, introducendo restrizioni all’importazione legate a determinati parassiti delle piante, tra cui Xylella fastidiosa e Ceratocystis platani, in particolare vietava l’introduzione nel proprio territorio a partire da paesi terzi, compresa l’Unione, di piante, esclusi i frutti e le sementi, di Coffea e Polygala myrtifolia e stabiliva la prescrizione in base alla quale l’introduzione o lo spostamento nel Regno Unito di piante, esclusi i frutti e le sementi, di Olea europaea, Lavandula, Nerium oleander, Prunus dulcis e Rosmarinus officinalis, coltivate in zone dell’Unione in cui non è nota la presenza dell’organismo nocivo, sono consentiti solo se tali piante sono state coltivate per almeno un anno prima dell’esportazione in un luogo di produzione registrato e controllato, circondato da una zona con un raggio di 200 m che sia notoriamente indenne dall’organismo nocivo, dove si effettuano ispezioni annuali basate su campionamenti e prove intensivi e un’ulteriore ispezione immediatamente prima dello spostamento.

In caso di introduzione o spostamento nel Regno Unito di talee senza radici di Lavandula, Nerium oleander e Rosmarinus officinalis, le talee in questione dovrebbero provenire da piante madri che soddisfano le suddette condizioni. In caso di zone in cui è nota la presenza dell’organismo nocivo, le importazioni di Olea europaea e Prunus dulcis dall’Unione nel Regno Unito sono consentite solo se le piante sono state coltivate in un sito fisicamente protetto per almeno quattro anni prima della loro esportazione o, se si tratta di piante più giovani, per tutto il loro ciclo vitale.

Il Regno Unito ha poi previsto che le piante di Platanus destinate all’impianto, escluse le sementi, dovessero essere coltivate per tutto il loro ciclo vitale in una zona indenne dall’organismo nocivo o in una zona protetta dell’Unione. Le piante oggetto di queste misure possono essere spostate nel Regno Unito solo se accompagnate da una dichiarazione ufficiale attestante la conformità alle suddette prescrizioni.

L’Ue ha in vigore misure per proteggere le piante da tali organismi nocivi e le misure di protezione del Regno Unito erano state giudicate dalla Commissione europea come ingiustificatamente più rigorose dei requisiti Ue. La Commissione aveva pertanto adottato la decisione (Ue) 2020/758 che imponeva al Regno Unito di revocare tali misure di restrizione entro il 20 giugno 2020. Poiché il Regno Unito non si è conformato alla presente decisione e mantiene in vigore le norme nazionali non conformi a quelle Ue, la Commissione ha inviato una lettera di messa in mora.

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