il Punto Coldiretti

Fondi Ue promozione: salvati carne, salumi e vino Made in Italy

“E’ stato fermato il tentativo di escludere dai finanziamenti europei della promozione carne, salumi, vino e birra sotto attacco di un approccio ideologico che discrimina alimenti che fanno parte a pieno titolo della dieta mediterranea. Ad annunciarlo è la Coldiretti dopo che la Commissione Europea ha rivisto il programma di lavoro annuale sulla Promozione dei prodotti agroalimentari per il  2023 eliminando gli elementi di penalizzazione per questi prodotti.

“Il lavoro fatto negli ultimi mesi che ci ha portato a un confronto diretto con i commissari Ue Timmermans, Wojciechowski e Gentiloni e quello fatto dal nostro Governo ha rotto il fronte a livello europeo” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “è però necessario mantenere alta la guardia perché nel prossimo regolamento non si torni a demonizzare alcuni prodotti invece che lavorare a una corretta informazione sulla quantità di alimenti che devono essere consumati nell’arco della giornata”. Un successo citato anche nella rubrica social #gliappuntidigiorgia della premier Giorgia Meloni.

“La politica di promozione dell’Ue deve continuare a sostenere tutti i prodotti agricoli dell’Unione respingendo gli atteggiamenti discriminatori che rischiano di favorire la propaganda del passaggio a una dieta unica mondiale, dove il cibo sintetico si candida a sostituire quello naturale” dichiara Luigi Scordamaglia, Consigliere Delegato di Filiera Italia.

Il giusto impegno della Commissione Europea per tutelare la salute dei cittadini secondo la Coldiretti non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. L’equilibrio nutrizionale va infatti ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto.

I limiti posti all’attività di promozione rischiavano di colpire prodotti dalla tradizioni secolari con un impatto devastante sulla biodiversità dei territorio colpendo i prodotti tipici e soprattutto famiglie impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado. L’Italia – ricordano Coldiretti e Filiera – è il Paese più ricco di piccole tipicità tradizionali che hanno bisogno di sostegni per farsi conoscere sul mercato e che senza sostegni alla promozione rischiano invece di essere condannate all’estinzione.

La carne ed i salumi italiani – precisano Coldiretti e Filiera Italia – è un settore di punta dell’agroalimentare nazionale grazie al lavoro di circa centomila persone tra allevamento, trasformazione, trasporto e distribuzione con un fatturato che vale 30 miliardi. Senza dimenticare il volano economico generato dal vino italiano che vale oltre 11 miliardi di fatturato e offre opportunità di lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone.

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