Il Covid non ferma l’export agroalimentare della Ue
La pandemia non frenato la corsa delle esportazioni di prodotti agroalimentari dell’Unione europea. Lo conferma il report pubblicato il 16 ottobre dalla Commissione agricoltura Ue. Non si è infatti arrestata la crescita del commercio agroalimentare della Ue-27 sostenuta dalle esportazioni (90,2 miliardi,+3% sullo stesso periodo del 2019) aumentate più dell’import con un saldo positivo di 27,4 miliardi di euro nel periodo gennaio-giugno 2020. A livello di mercati, secondo lo studio, le esportazioni agroalimentari Ue hanno registrato un trend positivo in particolare in Cina con un incremento di 2,23 miliardi, al traino delle carni di maiale, ma anche di grano, frattaglie e alimenti per l’infanzia. Bene anche le vendite in Arabia Saudita, Algeria e Marocco. Per quanto riguarda gli scambi con il Regno Unito la Commissione segnala un calo pari a 521 milioni nella prima metà dell’anno che ha penalizzato soprattutto vino, carne di pollame, preparazioni di frutta e verdura e burro. Ma si sono ridotte anche le importazioni di distillati, liquori, pasticceria , cioccolato e dolciumi. Sempre sul fronte dell’export si rileva la flessione delle produzioni agroalimentari europee verso gli Stati Uniti (-440 milioni di euro). In aumento gli acquisti da Indonesia, Canada e Malesia. In termini di categorie di prodotto a crescere di più sono state le esportazioni di grano e carni suine.
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