il Punto Coldiretti

Ok all’uso d’emergenza del dimetomorf su tabacco

E’ stata accolta la richiesta di Coldiretti relativa alla richiesta di uso d’emergenza del dimetomorf su tabacco contro Peronospora tabacina, Phytophtora parasitica var nicotinae. I trattamenti sono autorizzati dal 18 giugno 2019 al 15 ottobre 2019. Le Regioni a vocazione tabacchicola dovrebbero ora procedere ad autorizzare, nei disciplinari di produzione regionale relativi al Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata, l’impiego del dimetomorf.

Si tratta di un Fungicida antiperonosporico endoterapico che riveste un ruolo importante in quanto va a coprire un importante vuoto venutosi a creare nella difesa fitosanitaria di tale coltura che riveste un’importanza notevole in quanto traina lo sviluppo di una filiera in cui l’Italia è leader per la qualità delle sue produzioni.

Il prodotto si impiega alla dose di 0,5 l/ha con un volume di acqua compreso fra 100 e 1000 l/ha. Occorre iniziare gli interventi alla comparsa delle condizioni favorevoli per l’insorgere della malattia prima della comparsa dei sintomi trattando da post-trapianto a inizio fioritura. Possono essere eseguiti al massimo 3 interventi per ciclo vegetativo e non più di 2 interventi consecutivi, con trattamenti medi ogni 7-10 giorni. Se ne raccomanda l’impiego in miscela con prodotti dotati di differente meccanismo di azione, al fine di prevenire l’insorgenza di forme di resistenza da parte dei patogeni.

Il vuoto nella difesa fitosanitaria contro la peronospora si è venuto a creare in quanto, di fatto, sussistono delle limitazioni d’impiego che impediscono di realizzare una strategia di lotta efficace per tutto il lungo ciclo colturale del tabacco. Tali restrizioni intervengono a livello di etichettatura dei formulati, per cui è imposto un numero limitato di trattamenti ed applicazioni per stagione, il dosaggio e le modalità con cui devono essere utilizzati.

A ciò si aggiungono le limitazioni stabilite dalle Regioni nei disciplinari di attuazione delle Linee guida inerenti il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata che sono approvati ogni anno dalle Regioni stesse, dopo la verifica di conformità effettuata dal Comitato di Produzione Integrata istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo alle Linee Guida nazionali per la Produzione Integrata. Tali disciplinari costituiscono un obbligo per i tabacchicoltori che intendono aderire alla Misura 10 – tipologia di intervento 10.1.1 “Produzione Integrata” del Psr 2014-2020.

Infine, oltre alle restrizioni di cui sopra, si aggiungono gli ulteriori vincoli in termini di numero di trattamenti applicazioni e sostanze attive che sono imposti nell’ambito del disciplinare di produzione che sottende all’accordo interprofessionale con multinazionali e/o manifatture che acquistano il tabacco, al fine di rispondere alla domanda, da parte di consumatori, di processi di produzione agricola a basso impatto ambientale e per la salute umana.

In questa situazione, sarebbe stato difficile ottemperare anche a quanto riportato dal Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, per quanto riguarda la gestione della resistenza, perché si potrebbe indurre a usare più volte le pochissime sostanze attive attualmente disponibili e scarsamente efficaci.
L’Italia, nel 2018, ha destinato 15.539 ettari alla coltivazione del tabacco, per una produzione stimata di 58.765.437 di Kg., realizzata da 2.236 produttori così distribuiti prevalentemente in Veneto, Umbria, Lazio Toscana e Campania.

Il futuro del settore che ha dimostrato capacità di resistere alle forti sollecitazioni di questi anni, che hanno messo a dura prova gli imprenditori i quali hanno continuato a credere nel comparto è legato alla razionalizzazione e l’accorciamento della filiera, tramite accordi con impegni pluriannuali come quello sottoscritto da Coldiretti con Philip Morris Italia.

Un percorso innovativo, che ha contribuito a porre le basi per migliorare la conoscenza e la capacità di confronto con il mercato, aumentando anche le risorse destinate alla ricerca, offrendo al mercato un prodotto di qualità e ad alta distintività. Proprio di recente è stata firmata l’intesa programmatica tra ministero delle Politiche agricole e Philip Morris Italia per la valorizzazione della filiera del tabacco nazionale. Il verbale d’intesa copre 5 anni di raccolti fino al 2023-2024 e, in linea con la durata della Pac vigente, prevede rinnovi annuali a partire dal 2020 -2021.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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