il Punto Coldiretti

Pac, no al taglio di 370 milioni di fondi per l’agricoltura italiana

E’ inaccettabile un taglio di 370 milioni di euro all’agricoltura italiana che è diventata la più green d’Europa con primati nella qualità e nella sicurezza alimentare. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla riduzione del budget per la Politica agricola comune (Pac) dal 2020 al 2021, prevista dalla proposta della Commissione europea.  Per l’Italia vengono stanziati 3,56 miliardi in pagamenti diretti e 1,27 per lo sviluppo rurale (Psr), rispettivamente 140 milioni (-3,9%) e 230 milioni in meno (-15,6%) rispetto al massimale 2020, per una riduzione totale di 370 milioni di euro, prevista nel 2021 con il passaggio dal nuovo al vecchio Quadro Finanziario Pluriannuale (Qfp).

“E’ necessario garantire all’agricoltura le risorse necessarie per continuare a rappresentare un motore di sviluppo sostenibile per l’Italia e l’Europa” ha affermato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che indebolire l’agricoltura che è l’unico settore realmente integrato dell’Unione significa minare le fondamenta della stessa Ue in un momento particolarmente critico per il suo futuro.

È necessario pertanto sempre maggiore rigore – precisa Prandini – nelle prossime tappe del difficile negoziato tra i Capi di Stato e di Governo per salvaguardare le risorse finanziare ma anche per realizzare una riforma della Politica Agricola Comune (Pac) che “riequilibri” la spesa facendo in modo di recuperare con forza anche il suo antico ruolo di sostegno ai redditi e all’occupazione agricola per salvaguardare un settore strategico per la sicurezza e la sovranità alimentare in un momento in cui il cibo è tornato strategico nelle relazioni internazionali dagli accordi di libero scambio all’embargo fino ai dazi. Un appuntamento chiave per l’Italia che – conclude la Coldiretti – può contare su 750mila aziende impegnate su 12,8 milioni di ettari di terreno coltivato.

Con l’adozione dei regolamenti transitori la Commissione europea riconosce che, per il prolungarsi dello stallo sui negoziati paralleli sulla riforma e sul bilancio Ue 2021-2027, non ci sono i tempi per avviare la nuova Pac nel 2021 come previsto. Propone quindi una serie di aggiustamenti necessari a estendere l’attuale quadro legislativo e posticipare l’applicazione delle nuove regole di un anno, affinché la nuova Pac possa entrare in vigore il 1 gennaio 2022.

La tabella dei tagli alla Pac per Regione

Regione Perdita risorse sviluppo rurale FEASR 2021 per Regione Pagamenti diretti 2021 per regione Perdite risorse europee PAC 2021 per regione
Piemonte 13.260.816 12040000 25.300.816
Vall D’Aosta 1.682.892 140000 1.822.892
Lombardia 14.044.457 18340000 32.384.457
Tentino Alto Adige 8.102.564 840000 8.942.564
Veneto 14.368.055 14000000 28.368.055
FVG 3.592.612 2520000 6.112.612
Liguria 3.805.889 280000 4.085.889
Emilia Romagna 14.433.071 11900000 26.333.071
Toscana 11.668.964 5740000 17.408.964
Umbria 11.412.492 3360000 14.772.492
Marche 8.569.174 5040000 13.609.174
Lazio 10.106.556 6160000 16.266.556
Abruzzo 5.892.930 2240000 8.132.930
Molise 2.553.377 1820000 4.373.377
Campania 22.277.289 6300000 28.577.289
Puglia 19.870.623 18760000 38.630.623
Basilicata 8.251.639 3920000 12.171.639
Calabria 13.388.306 10220000 23.608.306
Sicilia 26.844.829 10920000 37.764.829
Sardegna 15.873.465 5460000 21.333.465
Italia 230.000.000 140000000 370.000.000

 

 

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