Ponte Morandi, dal 16 aprile le domande per le agevolazioni fiscali e contributive
Le imprese e i lavoratori autonomi che hanno subito danni alla loro attività a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova possono presentare le domande per accedere alle agevolazioni dalle ore 12 del 16 aprile 2019 alle ore 12 del 21 maggio 2019. Sul sito del ministero dello Sviluppo economico è stata pubblicata infatti la circolare con condizioni e modalità delle agevolazioni concesse alle imprese localizzate nella zona franca urbana nel territorio della Città metropolitana di Genova. Le agevolazioni, estese al periodo di imposta 2019, sono concesse a tutte le imprese, comprese quelle agricole, della pesca e acquacoltura, e ai titolari di reddito da lavoro autonomo che hanno subito una decurtazione del fatturato di almeno il 25% nel periodo tra il 14 agosto 2018 e il 30 settembre 2018 rispetto al valore medio del corrispondente periodo del triennio 2015-2017. Tale requisito non vale per le imprese che hanno avviato l’attività tra il 14 agosto 2017 e il 14 agosto 2018, per quelle che hanno avviato l’attività dopo il 14 agosto 2018 e che si impegnano ad avviare l’attività entro fine 2019. I benefici consistono nell’esenzione dalle imposte sui redditi, dall’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), dall’Imu. Si aggiunge inoltre l’esonero dal versamento dei contributi Inps per i dipendenti. Per i titolari di reddito autonomo scatta solo l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali. L’intensità delle agevolazioni è definita per settori: nel caso delle impre Possono accedere alle agevolazioni le imprese che hanno la sede principale o operativa nella zona franca urbana, che hanno avviato l’attività in tale territorio dopo il 14 agosto 2018 e quelle che si impegnano a farlo entro il 31 dicembre 2019. Sono escluse le imprese che beneficiano del regime fiscale di vantaggio dell’imprenditoria giovanile e quelle che hanno optato per il regime fiscale forfetario. Le risorse disponibili sono pari a 9.900.000 euro per il 2018, 49.500.000 euro per il 2019 e la stessa cifra per il 2020. |
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