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Prezzi agricoli: crescono i frumenti duri e teneri, in recupero il latte spot

Settimana caratterizzata dal trend positivo dei prezzi del frumento. In recupero anche il latte spot. Andamento negativo per i suini. Secondo le rilevazioni di Ismea a Cuneo il mais è aumentato dell’1,1%, l’orzo del 2,7%.

Cereali – A Milano segno più (0,7%) per il frumento duro buono mercantile e fino. In calo dello 0,3% il frumento duro estero non comunitario. Incremento dello 0,9% per il frumento tenero fino e grani di forza,+1,2% le varietà speciali. Cresce dell’1,6% l’orzo. In flessione il riso Arborio e Volano (-0,5%) e Selenio (-1,4%).

A Vercelli guadagna solo il riso Roma (+1,3%).

A Bari su terreno positivo il frumento duro fino, buono mercantile (+1,3) e mercantile (+1,4%).

Bene anche a Matera con un aumento del 3,6% per il frumento duro fino e del 3,7% per il mercantile. A Novara il riso Loto mette a segno +4,6%.

Sul fronte dei semi oleosi a Milano +2,5% per la soia, per i semi raffinati a Genova +0,9% quelli di arachidi e +5% di girasole.

L’andamento positivo del frumento è confermato da Borsa merci telematica che sottolinea a ottobre un incremento del 5,4% rispetto a settembre per il grano tenero ed evidenzia a novembre un consolidamento per i listini del grano e del mais.

Alla Granaria di Milano segno più per i frumenti teneri nazionali (di forza, panificabile superiore, panificabile e biscottiero). Bene anche i frumenti duri nazionali sia del Nord che del Centro Italia in particolare per quanto riguarda fino e buono mercantile. In crescita i frumenti esteri comunitari e non comunitari. Aumenti anche per orzo e triticale. Settimana particolarmente positiva per il frumento duro biologico.

Tra gli oli vegetali grezzi crescono quelli di semi di girasole.

Per quanto riguarda gli oli vegetali raffinati alimentari segno più per arachide, girasole e soia.

In flessione tra i risoni Arborio, Volano, Sole e Selenio, tra i risi Originario Comune.

Latte – In recupero dell’1,4% il latte spot a Milano, nessuno scostamento a Verona.

Non si arresta la flessione delle quotazioni dei suini. Ad Arezzo per i capi da allevamento la riduzione va dal -1,9% per la taglia da 20 kg al -3,7% per i 40 kg. Per i capi da macello flessioni tra il 3,4 e il 4,4%. Stesso scenario a Parma dove i suini da allevamento perdono tra l’1,7% per i 15 kg e il 6,3% per i 100 kg. I capi da macello giù del 3,9% per 144/156 kg, del 3,6% per 156/176 kg e del 4,3% per 180/185 kg. A Mantova flessioni dall’1,7% al 6,3% per i suini da allevamento.

Stabili i prezzi degli avicoli che hanno registrato aumenti durante tutto il mese di ottobre.

Incrementi per gli ovi caprini: a Foggia +2,5% gli agnelli e 2,8% gli agnelloni, a Grosseto + 2,7% gli agnelli, in controtendenza Macomer dove in un settimana gli agnelli sono calati del 28,2% e le pecore del 16,7%.

Le Cun – Il trend negativo dei suini è confermato anche dai prezzi formulati dalle Cun.

In calo per i suinetti sia i lattonzoli che i magroni. Flessione anche per i suini da macello. Non formulate le quotazioni delle scrofe. Segni meno per i tagli di carne suina fresca, mentre restano stabili grasso e strutti.

Nessuna variazione per i conigli e le uova provenienti sia da allevamenti a terra che in gabbia.

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