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Sempre meno antibiotici nelle stalle italiane

Sempre meno antibiotici nelle stalle italiane. Si registra infatti un’ ulteriore flessione delle vendite dei medicinali veterinari contenenti sostanze antibiotiche. E’ quanto emerge dai risultati del progetto Esvac pubblicati dal ministero della Salute. Nel 2021 è stato superato il target di riduzione fissato nel Piano nazionale di Contrasto all’antibiotico-resistenza 2017/2020 rispetto al 2016. Le vendite totali del principio attivo si sono attestate a 669,1 tonnellate con un calo del 45,3% rispetto al 2016 e del 4% sul 2020.

Le compresse, che rappresentano l’1,1% delle vendite, si sono ridotte del 26,2% rispetto al 2016. Giù del 45,5% tutti i farmaci.

In Italia sono in diminuzione del 41,1% tutte le classi di antimicrobici. In rapporto al 2016 i dati evidenziano un vero crollo per le polimixine (-95,7%), a seguire chinoloni (-71,5%), cefalosporine (-66%), macrolidi (63,2%) tetracicline (-57,3%) e fluorochinoloni (-49,5%).

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