Suini, in calo l’import di capi “leggeri”
In calo le importazioni italiane di suini di peso inferiore ai 50 kg (lattoni). Lo rileva l’Osservatorio Anas (Associazione nazionale allevatori suini) che, nell’analisi relativa al 2017, evidenzia una flessione del 31,6% degli acquisti dall’estero per un totale di capi importati di 517.603 unità. Il maggior calo si rileva negli arrivi dalla Spagna con un crollo dell’86%, giù anche la Danimarca (-34%) che si conferma il primo mercato per quota di import. Acquisti a meno 58% anche dalla Polonia. I lattoni vengono importati per circa il 50% dalla Danimarca e per il 30% dall’Olanda. Nel 2017 la battuta d’arresto dell’import di suinetti è stata determinata da un rialzo dei prezzi dovuto al calo dell’offerta e all’ aumento sostenuto della domanda in Germania e Polonia. In aumento invece le importazioni di capi di peso superiore a 50 kg. destinati direttamente al macello. L’incremento degli acquisti è dovuto alle scelte di alcuni macelli italiani che trovano conveniente introdurre questa tipologia di suini, di provenienza prevalentemente spagnola, per calmierare il mercato italiano e far lavorare gli impianti a pieno regime in momenti di minore disponibilità di offerta di suini nazionali. Per la Spagna si tratta di “fuori peso” che possono trovare collocazione in un paese come il nostro. In rialzo i costi per l’alimentazione. Sono aumentati i listini della crusca, del mais e dell’orzo mentre per la soia c’è stata un’impennata. |
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