il Punto Coldiretti

Energia, nel 2050 le fonti rinnovabili potrebbero coprire l’80% del fabbisogno mondiale

Un’ipotesi “ottimistica”, subordinata alla crescita dell’efficacia delle azioni di supporto attraverso opportune politiche energetiche nazionali ed internazionali, porta a considerare possibile che nel 2050 le fonti rinnovabili coprano l’80% dei bisogni energetici mondiali. Con la progressiva diffusione delle energie verdi, inoltre, nel periodo 2010-2050, potrebbero essere evitate emissioni per un totale variabile tra 220 e 550 miliardi di tonnellate di Co2.

A dirlo è il "Summary for policymakers" di un rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), pubblicato al termine di una riunione di lavoro che il Gruppo III dell’autorevole istituzione scientifica ha tenuto ad Abu Dhabi dal 5 al 8 maggio.

L’incontro è stato organizzato nell’ambito dei lavori preparatori di una importante sessione plenaria del’IPCC che porrà le basi per la stesura della versione definitiva dello Special Report sulle "Energie Rinnovabili e la Mitigazione dei cambiamenti climatici", esplicitamente richiesto dalle Nazioni Unite e dal Consiglio Interaccademico Internazionale, in relazione alla necessità di valutare il peso effettivo che le energie rinnovabili possono giocare nella riduzione delle emissioni di gas serra e le conflittualità che si possono generare nella loro diffusione (come, ad esempio, tra produzione di biocombustibili e cibo in campo agricolo, tra usi dell’acqua per la produzione di energia elettrica e per l’agricoltura e lo sviluppo, ecc.).

In attesa della versione finale del rapporto, analizzando le previsioni già contenute nel "Summary for policymakers" (scaricabile, in lingua inglese, da questo link: http://www.ipcc.ch/meetings/session33/doc20_p33_SPM_SRREN.pdf ),
emergono sin d’ora interessanti indicazioni.

La più importante è senz’altro quella della effettiva possibilità di raggiungimento dell’obiettivo di mantenere il surriscaldamento del pianeta entro i 2°C, rispetto all’epoca pre-industriale. 

Per quanto riguarda le fonti rinnovabili, nel documento sono state prese in considerazione tutte le principali tipologie (bioenergia, comprendente le  biomasse, il recupero energetico di scarti agricoli e la seconda generazione di biocombustibili, oltre all’energia solare, geotermica, idraulica, marina ed eolica). Al fine di valutarne le diverse possibilità di sfruttamento, inoltre, le fonti rinnovabili sono state oggetto di 160 scenari di possibile diffusione.

Tenendo conto anche delle modalità di utilizzazione più efficiente dell’energia rinnovabile, incluso lo sviluppo delle cosiddette reti elettriche intelligenti (smart grids) e delle opportunità di mercato, le conclusioni dello studio sono caratterizzate da 4 ipotesi di scenario, la più pessimistica delle quali prevede che solo il 15% dei fabbisogni energetici mondiali al 2050 potrà essere soddisfatto dalle rinnovabili.

Nel caso più ottimistico, invece, la quota coperta dalle energie rinnovabili sale fino al 77%, con margini di ulteriore miglioramento, attualmente non prevedibili in quanto legati allo sviluppo di nuove tecnologie energetiche.

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