il Punto Coldiretti

Manovra, dal biogas al km0 tutte le novità per l’agricoltura

Dagli incentivi per impianti di biogas realizzati dagli agricoltori alla proroga del bonus verde per i giardini, dalla valorizzazione della vendita diretta dei prodotti agricoli fino all’equiparazione sul piano del trattamento fiscale tra familiari che coadiuvano il coltivatore diretto e titolari dell’impresa coltivatrice diretta, abbiamo ottenuto importanti risultati per le campagne italiane. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare alcuni dei contenuti della manovra per l’agricoltura fortemente sostenuti dall’Organizzazione, anche grazie alla proficua collaborazione con i gruppi parlamentari del Senato della Lega, del Movimento 5 stelle e di Forza Italia.

Sono stati infatti estesi gli incentivi per la produzione di energia elettrica agli impianti alimentati a biogas di potenza fino a 300 kW con il requisito che siano realizzati da imprenditori agricoli e che vengano alimentati per l’80% da reflui o comunque scarti che derivano dalle aziende agricole e per il 20% da colture di secondo raccolto. Sarà riconosciuto anche un bonus per la rimozione e il recupero degli alberi caduti in occasione delle calamità atmosferiche dello scorso autunno.

Nelle aree colpite per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza (deliberazione del Consiglio dei ministri pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 266 del 15 novembre 2018) i soggetti pubblici e privati che possiedono o conducono i fondi colpiti potranno beneficiare di un voucher per la rimozione degli alberi e dei tronchi caduti o abbattuti che coprirà fino al 50 % dei costi sostenuti con un limite massimo di spesa per il 2019 di 3 milioni. Un decreto Mipaaft, Mise ed Economia stabilirà modalità e condizioni per accedere al beneficio. Sempre legato al mondo delle foreste è l’istituzione di un fondo per la valorizzazione, il monitoraggio e la diffusione della conoscenza delle foreste italiane con 2 milioni per il 2019, 2,4 milioni per il 2020, 5,3 milioni per il 2021 e 5,2 milioni annui a partire dal 2022. Per rendere operativa l’iniziativa sarà emanato un decreto non regolamentare del ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo. Destinato al Fondo nazionale per la montagna un budget di 10 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Previsto inoltre l’aumento nel limite massimo di spesa di 1 milione a decorrere dal 2019 delle percentuali di compensazione per il legno e la legna da ardere previste dall’articolo 34 comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica 633/1972.

Si interviene anche sulla vendita diretta valorizzando il rapporto tra imprenditori agricoli e consumatori attraverso una maggiore trasparenza sull’origine dei prodotti agricoli oggetto di vendita. Viene, infatti, previsto che l’imprenditore agricolo, fermo restando l’obbligo di vendere prevalentemente prodotti di provenienza aziendale, possa vendere prodotti agricoli ed agroalimentari appartenenti a comparti agronomici diversi da quelli realizzati nella propria azienda a condizione che siano acquistati soltanto da altri imprenditori agricoli. Il fatturato realizzato dalla vendita dei prodotti aziendale deve essere prevalente al fatturato del totale dei prodotti acquistati da altri imprenditori. Per la promozione delle produzioni agroalimentari locali sono stati stanziati 500mila euro all’anno a partire dal 2019.Da segnalare è anche la proroga del cosiddetto la proroga del cosiddetto “bonus verde” che prevede la detrazione del 36% per le spese di investimento in verde, dalla realizzazione di giardini  e impianti di irrigazioni alla sistemazione delle aree scoperte degli edifici privati. Il bonus si applica su un limite di spesa di 5mila euro su ogni singola unità immobiliare.

E’ stata anche ottenuta la riduzione dell’accisa sulla birra da 3 euro a 2,99 euro per ettolitro e grado-plato, e la previsione per i birrifici artigianali di minore dimensione (produzione annua non superiore a 10.000 ettolitri) di poter considerare accertato il prodotto finito a conclusione e non a monte delle operazioni, nonché riduzione del 40 per cento dell’aliquota dell’accisa ordinaria. Un settore in crescita quello delle birre artigianali che oltre a contribuire all’economia, assicura anche una forte spinta all’occupazione soprattutto tra gli under 35 spesso grazie ad un legame diretto con l’attività agricola di produzione dei cereali utilizzati nella preparazione della birra.

Un altro importante risultato è la proroga al 1° gennaio del 2020 dell’entrata in vigore del sistema Uniemens, il nuovo sistema di gestione delle deleghe per le aziende agricole con dipendenti che adottano il Dmag che prevede l’invio mensile delle denunce retributive e contributive degli operai agricoli che invece con il Dmag è trimestrale.

“Ci sono tuttavia preoccupazioni per la mancata previsione di interventi indispensabili per il sostegno alla competitività delle imprese, all’occupazione e all’ambiente” continua Prandini nel denunciare “l’assenza nella legge di stabilità delle misure necessarie a garantire adeguate risorse al Fondo di Solidarietà Nazionale per far fronte alle pesanti calamità che hanno colpito importanti regioni del Paese a partire dalla Puglia con un drammatico calo della produzione di olio”. Un problema al centro della manifestazione promossa da Coldiretti a Roma con migliaia di agricoltori, dopo la quale sono arrivate significative aperture da parte del Governo.

Ma si registra negativamente anche – continua Prandini – la mancata defiscalizzazione dell’Iva in manovra per tutto il comparto zootecnico nelle aree montane al fine di favorire il presidio del territorio e prevenire il dissesto idrogeologico dopo gli ultimi eventi calamitosi. Non è stata prevista poi la proroga degli sgravi contributivi per i nuovi imprenditori agricoli under 40, mettendo a rischio il ricambio generazionale. Una carenza grave che va al più presto superata in un momento in cui l’agricoltura – conclude Prandini – può offrire grandi opportunità per l’occupazione e la crescita economica del Paese.

Gli altri provvedimenti della Manovra

Esaminando gli altri provvedimenti di interesse agricolo della Manovra, confermata anche la concessione a titolo gratuito per un periodo di 20 anni di una quota del 50% dei terreni agricoli, a vocazione agricola, abbandonati o incolti del Sud.  A beneficiarne saranno le famiglie con un terzo figlio nato il 2029, 2020 e 2021.  La misura interessa anche le società costituite dai giovani agricoltori che riservano una quota societaria ai nuclei familiari con i predetti requisiti. A rafforzare l’incentivo, finalizzato a favorire la crescita demografica, la concessione, a richiesta, di un mutuo di importo fino a 200mila euro della durata di venti anni e a tasso di interesse zero per l’acquisto della prima casa che sia in prossimità del terreno agricolo assegnato. Per realizzare tale impegno viene istituito un fondo rotativo con un budget di 5 milioni per il 2019 e 15 milioni per il 2020. Le modalità di attuazione dell’intervento saranno definite con un decreto del Mipaaft di concerto con i ministeri dell’Economia, della Famiglia e Disabilità e degli Affari regionali.

Prevista anche l’equiparazione fiscale dei coadiuvanti ai coltivatori diretti. Ai familiari coadiuvanti del coltivatore diretto che appartengono al suo nucleo familiare e che sono iscritti nella gestione previdenziale agricola come coltivatori diretti si applica lo stesso trattamento fiscale dei titolari dell’impresa agricola al cui esercizio i predetti familiari partecipano attivamente.

Confermata l’accisa per i sigari al 23%. Via poi al potenziamento del piano straordinario per la  promozione del Made in Italy un’azione mirata sulle produzioni di eccellenza dell’agroalimentare con particolare tutela all’estero di marchi e certificazioni e sono anche previste nuove assunzioni per il controllo e la difesa del made in Italy. ’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi del Mipaaft potrà infatti assumere fino a 57 nuove unità per una pesa di 0,5 milioni nel 2019 e 2,9 milioni a decorrere dal 2020.

La manovra agricola accende anche i riflettori sull’ortofrutta. Si punta a rilanciare la competitività del settore attraverso una più efficiente gestione delle informazioni sulle superfici e le produzioni ed evitare così rischi di sovrapproduzioni e crisi determinate dalla volatilità dei prezzi. Un obiettivo che dovrebbe essere conseguito con l’istituzione di un catasto delle produzioni frutticole italiane dove saranno elencate le superfici suddivise per le singole aziende e le principali cultivar. Il budget destinato a questa operazione è di 2 milioni per il 2019 e 3 milioni per il 2020. Anche in questo caso occorre un decreto non regolamentare del Mipaaft. Viene allargato il campo di applicazione dell’esonero dall’obbligo per i soggetti iscritti all’anagrafe delle aziende agricole di disporre del titolo di conduzione per la costituzione del fascicolo aziendale. Tale vantaggio era stato limitato dalla legge 116 del 2014 ai terreni agricoli contraddistinti da particelle fondiarie di estensione inferiori a 5mila metri quadrati ubicate in comuni montani. Con la legge di bilancio 2019 il medesimo esonero è esteso ai terreni di pari estensione ma ubicati anche nei comuni prealpini di collina, pedemontani e della pianura non irrigui. Mipaaft e Ambiente con decreto dovranno determinare tali aree legate a specifici fattori di svantaggio tra cui la frammentazione dei fondi, la minore produttività, la carenza di opere urbanistiche ecc.

Un milione per il 2019 e stato destinato al piano apistico. Nuove risorse sono state destinate alla legge Sabatini che consente agevolazioni sull’acquisto di macchinari. I lavoratori della pesca continueranno anche nel 2019 a usufruire dell’indennità giornaliera di 30 euro nel periodo di sospensione dell’attività.

Agevolazioni sui redditi per chi raccoglie occasionalmente prodotti selvatici non legnosi e piante officinali spontanee: scatta infatti una imposta sostitutiva pari a 100 euro da versare il 16 febbraio dell’anno di riferimento. A beneficiarne le persone fisiche in possesso del titolo di raccolta per uno o più prodotti rilasciato dalla regione o da altri enti. Non è dovuto alcun versamento per chi raccoglie tali prodotti per autoconsumo. In ogni caso la raccolta di prodotti selvatici non legnosi deve essere effettuata in via occasionale e il reddito non deve superare 7mila euro.

Si interviene anche sulla Xylella fastidiosa con un rafforzamento di 6 milioni del fondo stanziato dalla precedente legge di bilancio che prevedeva lo stanziamento di 1 milione per ciascuna delle annualità del triennio 2018-2020. Le risorse sono finalizzate sia a sostenere i costi del reimpianto con piante tolleranti o resistenti alla Xylella fastidiosa sia al rifinanziamento dei contratti di distretto per la realizzazione di un programma di rigenerazione dell’agricoltura nei territori colpiti. Le risorse vengono così spalmate: 1 milione per il 2018, 3 milioni per il 2019 e per il 2020 e 2 milioni per il 2021. Con questi fondi  saranno finanziati anche i contratti di distretto per il rilancio dell’agricoltura nei territori colpiti.

Rifinanziato con 1 milione per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 il Fondo per i programmi nazionali di distribuzione di derrate alimentari agli indigenti  istituito con il decreto legge 83/2012.

 

 

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi