Niente Iva sul contributo aggiunto per surplus di latte conferito a Consorzio di formaggio Dop
Non è soggetto all’Iva il contributo aggiuntivo che un allevatore deve versare al Caseificio per la produzione eccedente di latte nel caso in cui sia stato redatto dal Consorzio stesso un Piano di regolazione dell’offerta. E’ quanto precisa l’Agenzia delle Entrate in merito al quesito posto da una società agricola “sul trattamento ai fini Iva delle somme riaddebitate all’interno di un Consorzio” Allevatori, caseifici e stagionatori del formaggio Dop sono tenuti a osservare, spiega l’Agenzia delle entrate, lo statuto, il disciplinare di produzione e i regolamenti emanati dal Consorzio, ad attenersi alle deliberazioni prese dagli organi sociali e a versare le quote e i contributi stabiliti. Pertanto va rispettato anche il piano di regolazione dell’offerta che stabilisce una contribuzione aggiuntiva nel caso di splafonamento delle quote di latte fissate per ogni singolo conferente e che vanno lavorate per la produzione del formaggio Dop. Il contributo fissato per ciascun caseificio viene ripartito tra gli allevatori conferenti in proporzione ai chilogrammi di latte conferiti in eccesso. Si tratta di fatto, secondo l’Agenzia, di una penalità e pertanto tale “somma non rientra nel campo di applicazione dell’Iva”. |
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